Tra le (poche) incognite del nono appuntamento iridato l'incognita delle condizioni sulle montagne che circondano il Red Bull Ring.
di Stefano Gatti
La prima e finora unica "doubleheader" del Mondiale (ma il calendario "autunnale" è in piena evoluzione) sarà completata nel weekend dal Gran Premio d'Austria. Ancora Red Bull Ring, ancora Red Bull a dominare tra le curve "amiche" dello Spielberg? Facilmente sì, a meno che il meteo in peggioramento non ci metta la zampino, mischiando le carte. Un'occasione per Hamilton di ridurre le distanze oppure per le terze forze del Mondiale (Ferrari e McLaren in testa) di ritrovare la via del podio. A meno che non siano proprio Verstappen e la Red Bull stessa a confermarsi più forti di tutto e di tutti!
Un anno fa di questi tempi il Mondiale "pandemico" prese il via con due appuntamenti proprio a Spielberg e nel GP bis furono proprio Lewis e Max a rimettere le cose a posto dopo il successo inaugurale di Bottas davanti a Leclerc, Norris ed alla stesso Hamilton, rimasto ai piedi del podio. Il Re Nero si prese subito la rivincita, a sette giorni di distanza appunto, davanti a Valtteri ed a Max, appiedato alla prima occasione dalla RB16 che quest'anno, nella sua versione "B", lo sta assecondando in una candidatura al titolo sempre più concreta: ad iniziare dai diciotto punti di vantaggio di Max sull'avversario (156 a 138), che diventano quaranta - più due del doppio - in una corsa al titolo Costruttori giù nettamente sbilanciata a favore dei "Tori": 252 a 212.
Le premesse, nel senso dei risultati del recente GP della Stiria, lasciano intuire un duello"vista-podio" tra McLaren e Ferrari , anche se solo nel caso di intoppi per Red Bull e Mercedes ed in particolare per le rispettive seconde guide Bottas e Perez, ancora piuttosto lontani (soprattutto il primo) dal rendimento obbligato, un rapporto al mezzo a disposizione di entrambi. Incursioni di Alpine, Alpha Tauri e possibilmente Aston Martin a parte, la Scuderia ed il team britannico puntano ad una performance di primo piano. Facile immaginare che a Maranello il focus degli ultimi giorni si sia con centrato sulla qualifica: da migliorare a tutti i costi (dopo aver sistemato il passo gara) per poter dare battaglia fin dal via ai diretti rivali senza... trovarsi a sgomitare troppo al via: ciò che ha compromesso domenica scorsa (contatto al via con Gasly) la caccia al podio di Charles Leclerc. Prospettiva concreta, molto più che la chance di Sainz di andare a prendere Norris per la quinta posizione senza... il blocco-Hamilton!
A caccia di punti iridati andranno nel weekend sue piloti che - nel primo "episodio" della miniserie austriaca - non sono riusciti a dare sostanza alle promesse delle qualifiche. Stiamo parlando del già citato Gasly, autore di una prima parte di Mondiale a tratti brillante (è ottavo della generale all'inseguimento die due ferraristi!) e di Georg Russell. Il 23enne candidato alla Mercedes... di Bottas sta portando da solo la Williams via dalla coda del gruppo, fuori dalla portata delle Haas, sempre più spesso al livello delle Alfa Romeo: impensabile, ad inizio stagione. Merita una riflessione, a proposito di Gasly e Russell, la prospettiva di un ritorno del francese alla Red Bull e di una promozione alla Mercedes per la promessa di King's Lynn. Rischiosissima per Gasly ma in un un certo senso (per quanto irrinunciabile e molto più concreta, per non dire imminente) anche per George, ora che le Frecce Nere hanno perso la loro supremazia.