F1, Australia: Hamilton dominatore

Rosberg si accoda subito, mentre Vettel porta la Ferrari sul podio difendendosi da Massa. Raikkonen ritirato dopo un errore al cambio gomme

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Lewis Hamilton difende il titolo, aggiudicandosi il primo GP del 2015 in Australia. Doppietta Mercedes grazie a Rosberg 2°. Vettel e la Ferrari centrano l'obiettivo, conquistando il terzo gradino del podio, dopo aver battuto Massa (Williams, 4°). Grande prestazione del debuttante Nasr (Sauber), che sfila il 5° posto a Ricciardo (Red Bull). Ritirato Raikkonen (Ferrari), tradito dalla posteriore sinistra non agganciata nell'ultimo pit-stop.

NON PARTONO
Continuano i guai per la McLaren, con Magnussen che rompe il motore nel giro di allineamento. Subito fuori anche Kvyat, lungo nella ghiaia con un problema tecnico. Non si mette nemmeno al volante invece Bottas, con problemi alla schiena.

SAFETY CAR AL VIA
Scattano bene le Mercedes, con Hamilton che restiste all'assalto di Rosberg. Dietro, tra Massa e Vettel, si infila un Raikkonen arrembante e partito meglio di chi lo precedeva. E' un Kimi veramente aggressivo, ma suo malgrado esterno. Vettel lo intuisce e non toglie il piede dall'acceleratore, tenendo così la posizione nella prima curva a destra. Al finlandese non resta che accodarsi, innescando però una serie di contatti. Il primo con Sainz, poi Nasr che fa da sponda mandando in testacoda di Maldonado. Lotus che si demolisce contro le barriere, immediato l'ingresso della Safety Car. Mentre si ferma anche Grosjean per problemi tecnici, riportato dentro al box dai meccanici in una giornata sfortunata per la Lotus.

LA CORSA ENTRA NEL VIVO
La vettura di sicurezza rientra dopo pochi giri e Hamilton può iniziare la sua cavalcata verso il podio; sempre in tandem con Rosberg. Tocca quindi a Vettel tentare l'attacco su un Massa, particolarmente efficace nei primi giri con la Williams. Mentre si mettono in luce Verstappen e Nasr, debuttanti capaci di mostrare subito un grande passo. Perde invece terreno Sainz e fatica più del dovuto Ricciardo, con una Red Bull non certo in forma come la passata stagione.

PIT-STOP DECISIVI
La sosta di Raikkonen non è delle migliori, con la pistola della posteriore sinistra che non lavora correttamente e fa perdere tempo al finlandese. Ma Kimi è in forma, non molla e lancia la sua Ferrari tra i cordoli del "cittadino" di Melbourne, firmando una bella rimonta a colpi di sorpassi. E' più efficace invece il cambio gomme di Vettel, che gli consente di superare Massa e portarsi al terzo posto. Ultimi a fermarsi, intorno a metà gara, Hamilton e Rosberg, che sbrigano velocemente la pratica e tornano in pista per fare letteralmente il vuoto alle loro spalle.

PASTICCIO FERRARI
E' però il secondo pit-stop quello che costa davvero caro a Raikkonen. E' ancora la posteriore sinistra che litiga con i meccanici, che non riescono a fissarla correttamente (si parla di un "dado spanato". ndr), mentre il pilota viene comunque fatto ripartire. Fermato poche curve dopo dal muretto box per non incorrere in una penalità. Manovra che sarà comunque oggetto di verifica da parte della Direzione Gara al termine della corsa. Un duro colpo per Kimi, che esce di scena, ritirato dopo una bella prestazione, mentre occupava la quinta piazza.

CAVALCATA FINALE
Imbattibile Hamilton, si aggiudica il podio numero 67 in carriera, la vittoria numero 34, la seconda in Australia dopo essere scattato dalla pole. Senza dubbio l'uomo da battere in questa stagione. Al traguardo, però, ecco i due rivali diretti dell'inglese, che hanno già tutta l'intenzione di andare all'attacco: Rosberg, 2°, dopo aver "scortato" il compagno di box sotto la bandiera a scacchi. Ma soprattutto Vettel, terzo, alle prese con le emozioni del suo primo podio in rosso! Dopo aver passato con la strategia un Massa da tenere comunque in considerazione per le prossime gare, con una Williams apparsa in forma. Opaca invece la prestazione Red Bull, con un Ricciardo che fatica a tenere il passo del rookie Nasr, capace invece di un quinto posto al debutto con una Sauber competitiva.

FINISCONO IN 11
Infine è la Force India di Hulkenberg che si prende la settima piazza, davanti ad Ericsson, che conferma la bontà del progetto Sauber, capace di tenere a bada anch el'esuberanza di Sainz sulla Toro Rosso. Perez (Force India) chiude la top ten, appena davanti a Button che riesce a portare la McLaren al traguardo. Una luce di speranza, in attesa del ritorno di Alonso...

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