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Ferrari dopo Sakhir: Sanchez lascia, sostituzione interna obbligata

L'ingegnere francese dovrebbe rimanere nella massima formula passando a medio termine nei ranghi di una squadra inglese

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Ferrari dopo Sakhir: Sanchez lascia, sostituzione interna obbligata - foto 1
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Dopo più di dieci anni a Maranello, Davis Sanchez ha rassegnato le proprie dimissioni dalla Ferrari. L'uscita dell'ingegnere aerodinamico francese - uno dei responsabili del progetto della SF-23 (Head of Vehicile Concept) non è apparentemente legata al poco felice esito del via stagionale delle Rosse al GP del Bahrain ma - se confermata da Maranello - si tratta della prima defezione vera a propria nella parte alta dell'organigramma di Maranello dopo l'arrivo al vertice di Frederic Vasseur e - al di là di questo - costringe la Ferrari a cercare al proprio interno il suo successore in un ruolo chiave. Per il ricercatissimo (da parte della concorrenza) Sanchez si prospetta invece a il passaggio (a medio termine) in un team inglese che potrebbe essere la McLaren, squadra che ha oggi per Team Principal Andrea Stella, con il quale David ha collaborato a Maranello tra il il suo arrivo a fine 2012 e l'uscita di Stella nel 2015.

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Non va dimenticato che l'uscita di scena dell'aerodinamico francese segue il riposizionamento dello stratega Inaku Rueda (sostituito al muretto dall'ingegnere Ravin Jain) e il dimensionamento di Laurent Mekies, una parte delle cui responsabilità è stata assunta dallo stesso Vasseur. Una serie di mosse che può essere considerata "fisiologica" nel passaggio da una gestione a quella successiva e nel caso specifico dall'era-Binotto a quella Vasseur appena iniziata e peraltro già in salita. Dinamiche aziendali e imprenditoriali collaudate insomma, la cui bontà è giudicabile solo nel medio termine, per non dire proprio nel lungo.

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Approdato a Maranello nell'autunno del 2012 in provenienza dalla McLaren, Sanchez era stato promosso Chief Engineer nel 2021 e - prima della attuale SF-23 - aveva disegnato la F1-75 vincitrice di quattro GP con guidata da Leclerc e Sainz nella scorsa stagione, seguendone da vicino lo sviluppo nell'arco della stagione.

Il poco incoraggiante inizio di campionato a Sakhir non sembra alla base della decisione - maturata a quanto pare da tempo - dell'ingegnere francese. Dettaglio che non la priva però di un indubbio legame con la stretta attualità visto che - con l'attuale periodo sabbatico richiesto prima di assumere lo stesso incarico in altre squadre, il cosiddetto "gardening" - la fuoriuscita di Sanchez costringe la Ferrari stessa a ripiegare su una scelta interna nell'urgenza di definire le linee-guida dello sviluppo di una monoposto già costretta a rincorrere le Red Bull, soprattutto a causa per la tendenza a consumare gli pneumatici molto più rapidamente delle monoposto del team campione del mondo. Non solo, il vuoto lasciato da Sanchez è suscettibile di influenza nell'impostazione del progetto della monoposto destinata al Mondiale 2024.

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