GP ARABIA SAUDITA

F1 Arabia Saudita, Perez: "Gara dura, ma volevo questa vittoria"

Altra doppietta in casa Red Bull, con Perez che vince il GP saudita e Verstappen che sale sul podio al termine di una rimonta super

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Sergio Perez vince il GP d'Arabia Saudita davanti al compagno di box Max Verstappen al termine di una gara super, dominata dalla pole all'ultima curva. Per il messicano tanta soddisfazione per il gran risultato ottenuto da Red Bull: "È stata molto dura, più di quanto mi aspettassi. La safety stava per toglierci la vittoria, ma ho detto di no. La cercavo dall'anno scorso, il team ha fatto un lavoro super e sono stati sul pezzo nonostante i problemi".

"Continueremo a spingere, ce la metterò tutta. Oggi eravamo i più veloci e i più forti, è questo che conta. Partenza? Dobbiamo lavorarci, abbiamo cambiato la procedura e dobbiamo fare di più per partire meglio" ha detto il messicano

Rimonta dal 15° posto al secondo gradino del podio per Max Verstappen che, rubando all'ultimo il giro veloce al compagno Checo, resta leader del mondiale con un punto di vantaggio sul messicano: "Non è stato facile rimontare, si scivolava parecchio. Ma una volta che ho superato sono riuscito a tenere il ritmo e sono felice di essere sul podio. Ho avuto qualche problema alla fine, ho mollato e mi sono accontentato del secondo posto al termine di una buona rimonta. Ho dato tutto per il giro veloce e ci sono riuscito".

Podio numero 100 in carriera ed ennesima prestazione da applausi per Fernando Alonso che ha chiuso terzo con Aston Martin ma ha poi perso la posizione dopo l'investigazione che lo ha penalizzato di 10 secondi: "Grande inizio di stagione, quasi impensabile un mese fa. Questi ragazzi hanno fatto una vettura fenomenale, strategia perfetta in Bahrain e qui. Devo rivedere la partenza, ho fatto un errore di posizionamento. È stata dura, ma questi ragazzi mi danno energia per spingere. Red Bull fuori portata, il resto dietro di noi e sono contento".

A ereditare il terzo gradino del podio è quindi la Mercedes di George Russell, che in tutta onestà e sportività ha ammesso: "Non è il mio podio, è il suo e la penalità è stata molto severa. Meritava di stare lì e io ero soddisfatto del mio piazzamento perché sono andato oltre al risultato che ci aspettavamo"

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