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Coronavirus: in Cina voli elettrici a guida autonoma

Per evitare contaminazioni nelle aree pi� critiche viene utilizzato una sorta di drone a due posti

La mobilità elettrica contro il coronavirus. In Cina è stato utilizzato l’Ehang 216, una sorta di minielicottero elettrico a decollo verticale e guida autonoma. Il volo, di una decina di km, ha portato dei medicinali dal centro della città di Hezhou all’ospedale popolare atterrando, senza alcun pilota alla guida, sul terrazzo dello stesso al 25esimo piano.

“In situazioni di emergenza come quella del coronavirus, possiamo trasportare persone (due, ndr) o merci senza pericolo di contaminazioni” sono state le parole di Edward Xu, “padre” del velivolo elettrico che ad oggi ha sostenuto più di duemila voli di prova. Xu che dopo il trasporto dei farmaci ha preso a sua volta l’Ehang 216 per lo stesso viaggio, sempre con guida totalmente autonoma, dal centro della città all’ospedale di Hezhou.

L’autonomia di volo è di 20 minuti, altezza di 3000 metri, velocità 130 km/h. Otto le braccia attorno alla cabina, ognuna delle quali ha due rotori.