Insigne fa pace con il pubblico e con... se stesso

Mertens oltre Maradona: sempre più nella storia azzurra

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Quella maglia sventolata verso la Curva B, dopo il rigore decisivo contro il Cagliari, ha avuto il sapore della rivalsa. Lorenzo Insigne ha dato dimostrazione di forza e carattere, scacciando definitivamente via quegli spettri che lo avevano annebbiato dopo l'errore dagli undici metri contro la Juventus. Ci vuole coraggio per prendere quel pallone tra le mani, risolvere la partita e gettarsi alle spalle le lunghe settimane di critiche, mugugni e perplessità per le prestazioni opache che, di fatto, lo avevano accompagnato. Un gol per riabbracciare idealmente il pubblico del San Paolo, per fare pace con i tifosi ed anche con se stesso. Ci è riuscito Lorenzo, dimostrando una grande freddezza, quella che serve per essere risolutivi nei momenti decisivi. Una vittoria importante, che ha decretato il Napoli al secondo posto in classifica, con tre giornate d'anticipo e dieci punti di vantaggio sull'Inter.

Certo, non una gara facile, per certi versi soporifera per i primi 60 minuti, gestiti comunque senza troppi sussulti. Poi il gol dell'ex, uno schiaffo per svegliarsi. Da Pavoletti in poi, infatti, il Napoli ha ingranato la marcia, anche grazie agli ingressi di Callejon e Fabian Ruiz, più concentrati e concreti rispetto a Verdi e Younes. Appunti sul taccuino di Ancelotti, che ha già indicato la parola chiave per provare ad identificare l'eventuale attaccante da affiancare a Mertens, Insigne e Milik nella prossima stagione: carisma, serve un uomo con questa prerogativa. Al di là delle caratteristiche fisiche, quindi, occorrerà un uomo risolutivo. Freddo. Spietato.

Un po' come Mertens, magari con qualche centimetro in aggiunta. Il belga è sempre più nella storia del Napoli: con il gol segnato contro il Cagliari sale a 107 reti nella speciale classifica dei migliori marcatori all-time con la maglia azzurra e raggiunge Attila Sallustro al terzo posto. Contestualmente Dries supera Maradona terzo classificato nella classifica dei bomber partenopei in Serie A con 82 gol. Non male. E se in questo quadro ci inseriamo la vera nota positiva rappresentata da Ghoulam, abile a lanciare in rete il numero 14 azzurro con un traversone pennellato, e a trovare il rigore, con un bel traversone stoppato dall'evidente fallo di mano di Cacciatore, trasformato da Insigne al 98° minuto, il sorriso vien di conseguenza. Poco importa, dunque, della pioggia, degli errori evitabili, e dei cali di concentrazione, quando ormai le motivazioni sono difficili da tirare fuori. In attesa di capire il futuro delle seconde linee, intanto, l'urlo Champions torna a riecheggiare all'orizzonte. Non è poco.

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