I ragazzi dell'Ajax e la nostalgia di vecchio Milan

A guardare i ragazzi di ten Hag mi sono venuti in mente gli Immortali, gli Invincibili, i Meravigliosi. Perché "lo stratega vince sempre sul tattico"

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Che nostalgia di Milan, di vero, vecchio Milan! Nell'ammirare, nel meravigliarmi, nell'applaudire il gioco dell'Ajax, la voglia di stupire, il senso della grandezza di questi ragazzi olandesi, la mente e il cuore è tornata subito al Milan degli Immortali, degli Invincibili, dei Meravigliosi, legati a tre allenatori formidabili: Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti. Non solo grandi squadre, non solo magiche leggende, ma soprattutto un punto di riferimento del calcio mondiale.

Prima degli acquisti, prima delle scelte tecniche e tattiche, è fondamentale ripartire dalle strategie, dalla filosofia, dalla storia che può indicare la via. Ha ragione Arrigo Sacchi, citando il generale e filosofo cinese Sun Tzu: "Lo stratega vince sempre sul tattico!".

Oggi il tifoso del Milan vuole innanzitutto tornare ad assaporare il senso del bel gioco, del divertimento puro, quando entrare a San Siro significa godere dello spettacolo prima che della vittoria. "Non è la cosa più importante vincere", ricorda Sacchi, l'allenatore che trasformò l'Utopia in realtà. Certo, sono necessari grandi interpreti, i Campioni, ma anche i buoni giocatori possono entrare nel Mito se protagonisti in una squadra organizzata e tesa sempre verso il senso della grandezza.

Uno che conosce bene che cosa significhi "grandezza" è proprio Rino Gattuso, al quale concederei una chanche importante. Con una rosa più qualitativa, potrebbe essere in grado di guidare una squadra ambiziosa, alla perenne ricerca del gioco, una squadra che vuole convincere prima di vincere.

Mi auguro che i plenipotenziari rossoneri abbiano le strutture, le idee, le intuizioni per cancellare gli ultimi urfidi anni della storia milanista. È arrivata qualche vittoria, ma era, ed è, un Milan troppo lontano dall'empireo platonico, la sua dimora da sempre!