Ma questa Inter può battere l'Empoli?

Una sconfitta umiliante contro il Napoli mostra una squadra che preoccupa molto. Decisamente troppo

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E' meglio dimenticare in fretta, rimuovere istantaneamente il secondo 4-1 patito questa stagione. Oltre al danno inferto al prestigio della società con un punteggio inaccettabile per un club tanto prestigioso, c'è quello ancora più grave legato ad una qualificazione in Champions praticamente in pugno, mandata quasi in malora per via di una mentalità perdente.

La partita al San Paolo, il gioco (si fa per dire) espresso e l'insicurezza di un alto numero di giocatori, ha permesso al Napoli di battere l'Inter con un punteggio da squadra di fondo classifica. Tra calcoli di classifica e voci di calciomercato, questioni Conte, Spalletti e voci su Icardi messe in giro dall'interno, all'Inter non si riesce a parlare un'intera settimana di calcio, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Spalletti non ha idee, la sua leadership è stata annientata con l'annuncio ufficioso dell'arrivo di Antonio Conte, oltre a questo si presenta in sala stampa ed esprime contenuti dimessi, senza cattiveria, quasi rassegnati, con i quali invita i giocatori a mostrarsi all'altezza della maglia che indossano e sostenendo che a Napoli si può perdere, anche se non così… parole anche qui espresse con metodo più con il cuore.

Al punto che qualche tifoso ha chiesto convintamente alla società di esonerarlo prima del tempo per salvare la stagione con uno scossone. Quale che sia la soluzione, la squadra è intrisa di superficialità e la condotta dei giocatori è palesemente immatura durante la partita, forse anche durante i giorni che precedono le partite, come dimostra Joao Mario mandato a casa la scorsa settimana per scarso impegno in allenamento. Se l'atteggiamento è questo, la personalità non si può comprare e diversi giocatori sono disinteressati dall'esito di questa stagione, se il gioco dell'Inter è un condensato di ovvietà, geometrie superflue e noia assoluta anche di chi lo pratica, è logico temere fortemente che l'Empoli venga a Milano e almeno un punto lo porti via, magari aiutato da notizie che arriveranno da Firenze.

Gli interisti avranno gli occhi sul campo e un orecchio a Bergamo e Ferrara, dove Atalanta e Milan avranno due partite di gran lunga più facili, ma battere l'Empoli per questa Inter sembra davvero un'impresa. Non si tratta di forza effettiva che evidentemente premia l'Inter ma di convinzione e testa e su questo l'Empoli è nettamente più forte. Serve un Inter che quest'anno si è vista raramente e mai per novanta minuti filati. Diversamente le conseguenze le conosciamo tutti.