OGGI CON DE CARLO

Cuore Tifoso Inter: Una partita da vincere

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E’ sempre sorprendente vedere quanto in fretta si guadagni o si perda la reputazione nella vita e dunque anche nel calcio. L’Inter, ultima italiana a vincere la Champions League, ha disperso il suo valore negli ultimi nove anni con sporadiche apparizioni in Europa League, giocate oltretutto male e con un’eliminazione in Champions la scorsa stagione in un girone complicato ma nel quale era riuscita a guadagnarsi il match ball, sprecato con una brutta prestazione contro l’avversario più facile.

Quest’anno nel girone sembrava che si potesse migliorare il rendimento e invece quel pareggio con lo Slavia Praga, che fino a pochi minuti dalla fine era in persino in vantaggio, costringe i nerazzurri a fare una rincorsa e a chiedersi di ottenere il massimo nella doppia sfida con i tedeschi. Nella conferenza stampa di Conte ieri sentivamo un collega tedesco chiedergli se questa per l’Inter fosse una finale. Su Kicker, magazine popolarissimo in Germania, si parlava di Inter come di una buona squadra, affermandolo con rispetto ma dando, con una deinizione dall’esterno, la dimensione di un Inter che all’estero è percepita come una forza importante ma non al livello delle più grandi. Quello che la società deve recuperare è proprio il prestigio, attraverso risultati importanti in Europa. Grazie a questi è più facile ottenere soldi, fama, sponsor e arrivare ai grandi giocatori. Molti pensano, erroneamente, che Conte pensi più al Campionato e che dunque in coppa la squadra non si applichi al massimo. Non è così e la partita col Barcellona dimostra l’esatto contrario, oltretutto se si abbassa il proprio livello inconsapevolmente si rischia la pessima figura, prendendo imbarcate che potrebbero riverberarsi sul resto della stagione L’Inter ha un potenziale inespresso con una panchina che attualmente è il vero problema di questo inizio di stagione. E’ lecito attendersi una prova di carattere da Gagliardini, il quale prenderà il posto di Vecino, acciaccato e una crescita di Godin. Il Borussia è una formazione tosta, con parecchie individualità come Brandt, Mario Gotze e soprattutto Sancho, oltre all’esperienza di Hummels e Witsel. I tedeschi hanno anche più esperienza in coppa e questo fa una gran differenza. Per questo a San Siro l’unica alternativa è giocare con intensità, restare in partita tutti i 90 e non concedere spazi. L’Inter deve tornare ad essere una squadra rispettata e temuta e per farlo deve giocare con la mente libera e un calcio spregiudicato. Quello che questa stagione abbiamo visto in diverse partite.

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