"Il surf fece le regole dello skate, lo skate cambiò le regole della vita”. Questa sintesi di successo, tratta dal docufilm Dogtown and Z-Boys, racchiude brillantemente le origini mitiche di un fenomeno travolgente. Grazie alla sua intrinseca vitalità creatrice, lo skating si è fatto largo nel corso degli ultimi decenni tra le sottoculture giovanili più importanti e degne di nota del panorama mondiale. Una storia nata per necessità dalla costola del surfing. Perché l’oceano, dettando le sue condizioni, segna i destini dell’uomo fin dalla notte dei tempi.
A spingere i ragazzi a sfidare l’asfalto fu l’astinenza da onde. Verso la fine degli anni ’50, per non rimanere a bocca asciutta di emozioni nei giorni di magra, proprio coloro che fino ad allora avevano vissuto soltanto con i piedi nella sabbia iniziarono a lanciarsi giù in picchiata dalle colline di cemento della California. Esuberanza e metamorfosi: Big Bang. Nacque l’universo a rotelle. Riscoprire le città divenne una dolce ossessione. I surfisti, ora skaters, si riappropriarono degli spazi urbani alla loro maniera. Come sciami d’api, invasero ogni luogo senza rendere conto a nessuno.
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK