E può sfruttare un tabellone favorevolissimo
Per una volta, la legge di Gary Lineker ha fallito: «22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine vince la Germania». La sentenza, consegnata ai posteri dopo la vittoria dei tedeschi sugli inglesi nella semifinale dei mondiali italiani, è legata a un complesso di inferiorità che forse non c’è più. L’Inghilterra di Gareth Southgate ha infranto un anatema. Per comprendere la portata della vittoria sulla Germania negli ottavi di Wembley, è utile scavare nel passato: l’ultimo successo degli inglesi contro i tedeschi nelle gare a eliminazione diretta tra mondiali ed europei risale al 1966, quando il gol fantasma di Geoff Hurst consegnò ai sudditi della regina la prima e finora unica Coppa Rimet della loro storia.
Una rivalità, quella tra bianchi d’Inghilterra e di Germania, nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale e alimentata da nazionalismi e grossolani riferimenti alla sconfitta della Germania nazista. Poi è arrivato il calcio: il gol/non gol di Hurst e un lento declino della superiorità dei maestri inglesi al cospetto delle vittorie tedesche.