Il Quidditch (ahinoi) esiste davvero

Alla faccia di Harry Potter e della magia

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Il 6 dicembre 2001 la Magia prese forma davanti ai nostri occhi. Quel giorno, per la prima volta, gli spettatori italiani fecero entusiasti la fila per assistere all’evento cinematografico dell’anno: “Harry Potter e la pietra filosofale”. Un evento generazionale, soprattutto per milioni di giovani nati prima della fine del millennio: estranei alle contrapposizioni ideologiche dei decenni precedenti e gli ultimi a non aver vissuto ancora nessuna crisi economica, costretti solo a guardare in tv lo “spettacolo” tragico fornito dal terrorismo islamico pochi mesi prima, in un pomeriggio di settembre.

Insomma nativi degli anni ’80 e ’90 tendenzialmente sereni ed ultra-televisivi, lontani dai libri (ma anche dalla radio) ed ancora incoscienti del futuro social, che però Harry Potter ebbe il grande merito di avvicinare alla lettura. Harry fu veramente il personaggio giusto al momento giusto: un eroe nel suo mondo ma anche un ragazzo in cui ci si poteva identificare vista l’età, le avventure scolastiche, il valore dell’amicizia.

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