CONTRASTI

Gli Stati (dis)Uniti nello sport

Il conformismo Black lives matter degli sportivi divide l'America

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In America le elezioni presidenziali si terranno a Novembre eppure, ormai da anni, il Paese è in campagna elettorale permanente. Non solo Trump contro Biden (e prima Hillary) ma due visioni degli USA distanti anni luce e profondamente irriducibili. Mai, nella storia recente, gli Stati Uniti si erano trovati così divisi e lacerati, sull’orlo di una guerra civile del pensare e del sentire. Tutto ciò, naturalmente, non poteva che riverberarsi sullo sport. Nei giorni scorsi infatti Donald Trump ha attaccato a testa bassa l’NBA e la sua narrazione, rilasciando a Fox News un’intervista dai toni radicali e apparentemente esagerati.

Infine ha accusato l’NBA di «inginocchiarsi alla Cina», aggiungendo di preferire di gran lunga Michael Jordan – «che non era un politico e piaceva di più alla gente» – a Lebron James, suo critico spietato. Dichiarazioni, come detto, a prima vista fuori luogo, ma in realtà funzionali al suo racconto.

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