Serie A, Atalanta-Juve 2-2: Ronaldo salva i bianconeri

Zapata (doppietta) fa sognare l'Atalanta: il portoghese regala il pari ad Allegri

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Vincere a Bergamo è impresa complicata per chiunque, la Juventus rischia addirittura di perdere. Tutto facile all'inizio con l'autogol di Djimsiti, poi arriva la doppietta di Zapata con i bianconeri in dieci per il doppio giallo a Bentancur. Poi finisce il riposo forzato di Ronaldo, il portoghese entra e fa 2-2. Annullato un gol di Bonucci per fuorigioco al 90', la Juve esce imbattuta dal pomeriggio più complicato.

Ma allora sono umani. Ma allora hanno due gambe e due braccia come tutti gli altri. Ma allora quando non hanno Ronaldo possono scendere al livello degli umani. Al di là della furia di Allegri contro la squadra arbitrale, al di là del chilometrico vantaggio che la Juventus continua a conservare sugli inseguitori, al di là di qualche cartellino di tropo speso per portare a casa il risultato, la partita di Bergamo ha detto questo della Juve, ha rivelato al mondo qualche piccolo limite di una squadra no limits, ha raccontato di un campionato che poteva essere disegnato in maniera un po' meno diseguale.

Mai fidarsi dell'Atalanta e di Gasperini. Contro le grandi squadre la Dea e il suo profeta sanno raccontare storie pazzesche. Hanno la consapevolezza di potersela giocare in una serie infinita di piccole battaglie uno contro uno, usando tutti i mezzi a disposizione e anche forze sconosciute. E poi i nerazzurri hanno a disposizione un attaccante che da due mesi non sbaglia una partita e non sbaglia un tiro, hanno un Duvan Zapata che spacca a metà le partite e gli avversari. Impressionante in ogni sua espressione.

Facile applicare un turnover ragionato e vincente quando la regola è “Ronaldo più altri dieci”. Quando CR7 diventa parte del medesimo turnover, qualcosa può andare storto. Tanto per cominciare perché gli avversari entrano in campo con uno spirito diverso, sanno di poter osare qualcosa senza subire una condanna immediata dal giustiziere portoghese. E poi perché senza quell'esempio di diavoleria calcistica mai sazio e mai domo accanto, c'è il rischio di perdere la concentrazione ed è un po' quello che succede alla Juve dopo essere passata in vantaggio e con una strana voglia di risparmiare energie. Un'ora di grande difficoltà, poi una lampadina che si accende: entra Ronaldo, gol, palla al centro e il 2018 si conclude senza sconfitte esterne. A denti stretti ma è un altro record.

ZAPATA 8 – Non si ferma davanti a niente e davanti a nessuno. È l'amico che tutti vorrebbero avere da ragazzini perché ride quando c'è da ridere e mena sganassoni quando scatta la rissa. Continua a segnare gol come se non ci fosse un domani, ancora una prestazione maiuscola sul piano della lotta, della qualità, della determinazione sotto la porta avversaria.

RONALDO 7 – Normalmente, quando uno si stufa di vedere una partita comodamente seduto in poltrona, si alza e va a stapparsi una birra, magari a strappare un sacchetto di patatine. Se invece lo stesso senso di noia assale un fenomeno, questi si alza e va a risolvere la partita medesima. Una manciata di minuti, un gol, una scossa a una squadra che con un uomo in meno rischia di capirci poco.

DOUGLAS COSTA 6,5 – Ha poco minutaggio in stagione e qualcosa da farsi perdonare alle spalle, così come ha importanti corteggiatori che lo vorrebbero portare in Premier League. Quando prende la palla è motivo di spettacolo, le sue pedalate e i suoi tocchetti infiammano la fantasia, anche se a volte diventa troppo veloce persino per sé stesso. Si sta spegnendo proprio quando Allegri lo toglie dopo essere rimasto con uno di meno.

DJIMSITI 5 – Il suo capo di imputazione non è tanto il gesto tecnico dell'autogol che porta subito in vantaggio la Juve, quanto l'approccio poco attento alla partita, che lo porta a far soffrire – non poco – la squadra prima di prendere le misure a un avversario che in assoluto concede davvero poco a qualunque avversario.

MANDZUKIC 6,5 – Quando si rischia di impantanarsi nelle paludi di un campo complicato, va sempre bene aggrapparsi al gigante croato, che non ha alcuna repulsione per il lavoro sporco, che va a sessanta metri dalla porta avversaria a sfruttare tutto il suo strapotere fisico, incurante delle scarpate che gli possono arrivare, piantato per terra come una quercia e inossidabile alle intemperie. Prestazione più difensiva che offensiva, soprattutto quando scatta l'inferiorità numerica.

BENTANCUR 5,5 – Passa per essere uno poco appariscente, di quelli che rischiano l'esclusione perenne dagli hilites delle partite. Stavolta ci entra con un tiro che Berisha devia sulla traversa proprio all'inizio, ma soprattutto per la doppia ammonizione che lo costringe a lasciare il campo poco dopo l'inizio del secondo tempo.

CASTAGNE 7 – Quella sinistra non è esattamente la sua fascia preferita, ma lì, su quella linea, sembra ci siano due giocatori. Invece è sempre lui, al limite della sua area a recuperare il pallone, due secondi dopo dalla parte opposta a cercare di rifinire il lavoro fatto in precedenza.

ATALANTA-JUVENTUS 2-2
Atalanta (3-4-2-1):
Berisha 6; Djimsiti 5, Masiello 6.5 (41' st Barrow sv), Mancini 6.5; Hateboer 6.5, Freuler 6.5, Pasalic 5 (22' st Gosens 6), Castagne 7; Ilicic 5.5 (32' st Pessina sv), Gomez 6.5; Zapata 8. A disp.: Gollini, Rossi, Reca, Bettella, Valzania, Tumminello, E. Rigoni. All.: Gasperini 7.5
Juventus (4-3-3): Szczesny 6.5; De Sciglio 6, Bonucci 5, Chiellini 6, Alex Sandro 6; Khedira 5 (20' st Ronaldo 7), Bentancur 5.5, Emre Can 6; Dybala 6, Mandzukic 6.5, D. Costa 6.5 (12' st Pjanic 6.5). A disp.: Perin, Pinsoglio, Rugani, Benatia, Spinazzola, Castanos. All.: Allegri 6
Arbitro: Banti
Marcatori: 2' aut. Djimsiti, 33' st Ronaldo (J), 24' e 11' st Zapata (A)
Ammoniti: Zapata, Mancini, Hateboer, Freuler (A); Chiellini, Mandzukic (J)
Espulsi: 8' st Bentancur (J), per doppia ammonizione

• La Juventus è rimasta imbattuta in trasferta nel 2018 in Serie A: è la prima volta (escludendo il 2006 con sole 11 partite) che i bianconeri ci riescono.

• La Juventus non subiva due gol in campionato dalla prima giornata, contro il Chievo.

• L'attaccante dell'Atalanta Duván Zapata ha segnato otto gol con gli ultimi otto tiri nello specchio.

• Duván Zapata ha segnato nelle ultime tre partite casalinghe contro la Juventus in Serie A, con Udinese, Sampdoria e Atalanta.

• Per la prima volta in Serie A l'attaccante dell'Atalanta Duván Zapata ha segnato per cinque presenze consecutive.

• La Juventus ha segnato il sesto gol su sviluppo di corner, più di ogni altra squadra in questo campionato.

• Escludendo i rigori, la Juventus ha subito oggi il primo gol su sviluppo di calcio piazzato in questo campionato.

• La Juventus ha segnato quattro gol nei primi tre minuti di gioco in questo campionato, più di ogni altra squadra.

• Prima di oggi l'ultima volta in cui l'attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo era entrato dalla panchina in campionato, era stata nel maggio 2013 in Espanyol-Real Madrid.

• L'attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo ha segnato il suo primo gol di testa in Serie A, con il tentativo numero 17 (esclusi ribattuti).

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