Da Ibra a Tevez, da Stankovic e Jorginho e tanti altri: "rubare" un campione alla concorrenza fa parte del gioco. Del calcio
Sembra tutto fatto. C'è l'okay del club e del giocatore, ma la firma sul contratto non arriva mai. Il caso di Malcom a un passo dalla Roma ma oggi con la maglia del Barcellona è solo l'ultimo degli "scippi" della storia del calciomercato. Solo qualche settimana fa si parlava di Jorginho, che ha rifiutato l'offerta del Manchester City per seguire il suo allenatore Sarri al Chelsea, oppure basta andare indietro di qualche mese per ricordare Alexis Sanchez, che dopo un braccio di ferro sotto il cielo di Manchester ha scelto lo United, convinto da un blitz furtivo di Mourinho.
Ma le sorprese non mancate anche anni fa, se pensiamo alle vicende che hanno coinvolto Ibrahimovic, quando nel 2006 sembrava già passato al Milan e invece approdò all'Inter di Mancini: oppure Tevez destinato al club rossonero con tanto di foto a bordo piscina con Adriano Galliani e invece finì alla Juventus. Poi Stankovic, un debry Lazio-Roma e alla fine prevalse il club bianco-celeste. E come non ricordare Milinkovic-Savic che aveva già messo la firma in calce al contratto con la Fiorentina e poi eccolo lì, a casa-Lazio.
Proposte irrinunciabili in casa Lazio. Nel 1998 i vertici organizzarono un blitz a Belgrado per convincere Stankovic e bruciare la concorrenza della Roma, poi nel 2015 nel mirino entrò Milinkovic-Savic. Il centrocampista serbo rinunciò alla Fiorentina proprio quando si trovava nella sede dei viola per firmare il contratto e scelse i biancocelesti.
Clamoroso il caso di Tevez che, dopo aver pranzato con Galliani per accordarsi sull'arrivo al Milan con tanto di foto che ha fatto il giro del web, accettò l'offerta della Juventus. Non è la prima volta che il club di Torino riesce a modificare i piani di un giocatore, basta ricordare Ciro Ferrara e Paulo Sousa, entrambi rubati alla Roma nel 1994, o il recente Pjaca, incantato dai bianconeri che l'hanno sottratto al Milan.
Triplo colpo in casa Inter a sfavore del Milan. Il primo nel 2006 quando i nerazzurri convinsero Ibrahimovic, poi l'estate successiva (nel 2007) fu il turno di David Suazo, e nel 2015 Kondogbia. In questo stesso anno, i rossoneri videro sfumare anche l'affare dell'attaccante Jackson Martinez, che approdò all'Atlético Madrid. In realtà, nel derby del mercato milanese, potrebbe essere stato il Milan a dare il la quando nel 2002 portarono a Milano Alessandro Nesta, storico capitano della Lazio, che scrisse la storia del club.
Protagonista di un furto anche la Roma, quando nell'estate del 2014 riuscì a portare nella capitale Iturbe, protagonista di una grande stagione con l'Hellas Verona e obiettivo di tanti top club italiani.