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VERSO I PLAYOFF

I gol di Isak e Gyokeres, l'esperienza di Lucescu, Bradley ed Elmas: cosa è peggio per gli azzurri?

Tra le possibili avversarie dell'Italia nella semifinale per le qualificazioni al Mondiale 2026 ci sono ostacoli che preoccupano

di Andrea Cocchi
19 Nov 2025 - 12:48

Due bomber internazionali, come Isak e Gyokeres, un tecnico che ha fatto la storia del calcio come Mircea Lucescu, una Nazionale giovane ma che sta crescendo a vista d'occhio o Elmas, il tuttofare del Napoli. Cosa augurarsi dal sorteggio playoff per l'Italia? Quattro su quattro hanno precedenti poco benauguranti per gli azzurri. La Svezia ci ha fatto fuori, proprio ai playoff, dal Mondiale del 2018, la Macedonia del Nord ha fatto lo stesso (in semifinale) quattro anni dopo. L'Iranda del Nord ci ha fatto il primo scherzetto nel 1958, facendoci assistere dai primi televisori alla coppa del mondo svedese. Anche la Romania ha fatto qualcosa di simile ma nelle qualificazioni all'Europeo del 1984, quando un Mircea Lucescu giovane ha eliminato l'Italia campione del mondo in carica dalla competizione in Francia. Lasciando da parte i precedenti e concentrandoci sul presente, vediamo cosa può davvero spaventarci delle quattro possibili avversarie. 

SVEZIA
Presa in mano solo recentemente da Graham Potter, considerato uno dei nuovi guru del calcio inglese. Il "mago", dopo l'esperienza esaltante al Brighton, si è bruciato al Chelsea e al West Ham. Ha deciso di ripartire da una Nazionale che cercherà di portare al Mondiale. Nonostante sia precipitata nel ranking Fifa, la Svezia può contare su una coppia d'attacco di livello mondiale: Isak-Gyokeres. Il primo ha segnato caterve di gol al Newcastle ed è approdato al Liverpool mentre il secondo, dopo gli anni d'oro allo Sporting Lisbona, ha colmato la lacuna dell'attaccante centrale dell'Arsenal. Il resto è il classico 4-4-2 della casa meno schematico e più elaborato dai gusti estetici del ct. La formazione tipo è ricca di italiani o ex. In difesa ci sono Holm e Hien, a centrocampo l'ex Juve Kulusevski, sulla destra, e l'udinese Karlström al centro. "Italiani" a parte c'è da segnalare anche l'esperienza di Lindelof, sulla sinistra del reparto arretrato, e la velocità di Elanga, del Newcastle, sulla corsia mancina di metacampo. Meglio evitarli.

ROMANIA
C'è ancora il caro vecchio Lucescu, uno che ha fatto la storia del calcio europeo. E' proprio lui il ct, non il figlio che allena il Paok in Grecia. L'esperienza non gli manca, come la capacità di adattarsi agli uomini a disposizione. Il suo è un 4-3-3 con le ali pronte ad abbassarsi e a ripartire in velocità. D'altra parte sono Man e Mihaila che facevano lo stesso al Parma. Il centravanti è Birligea, della Steaua, con Dragus, che gioca in Turchia, come alternativa. Buona qualità a centrocampo con il figlio d'arte Hagi, Marin, del Pisa, e Dragomir del Pafos. Il genoano Stanciu è un rincalzo di buon livello. In porta c'è Radu, vecchia conoscenza del calcio italiano ora al Celta Vigo. Non sarebbe una passeggiata. 

IRLANDA DEL NORD
Il ct è Michael O'Neill, già alla guida della Nazionale dal 2011 al 2020, e dal 2022 a oggi. In mezzo l'esperienza allo Stoke City. Fa di necessità virtù, puntando su un blocco basso, una difesa a cinque e una sola punta, Dion Charles, attaccante dell'Huddersfield Town. Alle sue spalle due trequartisti pronti ad aggiungersi al centrocampo in fase difensiva. Uno di loro è la stella della squadra, Conor Bradley, che può essere impiegato anche come mezzala o come esterno destro di difesa, come accade nel Liverpool da quando se n'è andato Trent Alexander-Arnold. Altro giocatore di buon livello è Daniel Ballard, centrale del Sunderland. L'unico problema, affrontandola, sarebbe quello di mantenere la pazienza cercando di trovare uno spazio per arrivare in porta. C'è molto di peggio. 

MACEDONIA DEL NORD
Il ct è sempre quello del 2022, Blagoja Milevski, che a Palermo ci ha lasciato sfogare per poi infilarci nel finale e farci salutare il Qatar. La struttura è il solito 3-5-2, anche se spesso la punta è una sola visto che l'altra, Enis Bardhi, è più un trequartista. Davanti c'è sempre il nostro giustiziere Trajkovski, anche se parte dalla panchina perché il titolare è Miovski dei Glasgow Rangers. I punti di forza sono sempre l'esterno sinistro Alioski, infortunato ma a marzo ci sarà, e il jolly napoletano Elmas, il giocatore con maggior classe del gruppo. If you cheat me once, shame on you. If you cheat me twice, shame on me, dicono gli anglosassoni. In questo caso sarebbe shame on us sia per la prima fregatura sia, a maggior ragione, per un'eventuale seconda eliminazione.