I dirigenti federali sono stati spiazzati dal no di Ranieri e devono trovare un'alternativa
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Il gran rifiuto di Ranieri ha spiazzato la Figc. A parte la scelta, perlomeno discutibile, di esonerare un allenatore alla vigilia di una partita che lo avrebbe visto comunque in panchina senza avere il sì dell'eventuale sostituto, resta ora da risolvere in fretta l’enigma ct. L'alternativa all'ex allenatore giallorosso è sempre stato Stefano Pioli, nel mirino anche della Fiorentina per il ritorno in Italia, nonostante il contratto con l'Al Nassr.
Non sarebbe un grosso problema il discorso legato alle agevolazioni fiscali, che lo hanno portato a spostare la sua residenza fiscale in Arabia, dove dovrà restare per 183 giorni e non avere in Italia il centro prevalente dei suoi interessi economici e affettivi. Se una di queste due condizioni venisse a mancare sarebbe costretto a versare al fisco italiano una ritenuta d’acconto del 20%, in caso di ritorno in Italia del 43%. Un danno economico di diversi milioni ma per evitarlo basterà aspettare i 183 giorni previsti dalla legge. Pioli ha spostato la sua residenza fiscale al 1 Gennaio 2025 e quindi dovrà restare in Arabia fino al 2 Luglio.
Se l'ex allenatore rossonero dovesse decidere di restare all'Al Nassr e rispettare il contratto, l'alternativa sarebbe sempre quella che porta a Roberto Mancini, nonostante i rapporti con Gravina non siano idilliaci dopo il suo addio alla Nazionale. Il ct di Euro 2020 si è praticamente auto-candidato nei giorni scorsi. Ha dichiarato di essersi pentito della scelta e che, se avesse potuto tornare indietro, avrebbe continuato a guidare gli azzurri. La scelta del Mancio è graditissima a tutto l'ambiente federale, che lo vede come il candidato ideale. Ma ci sarebbe da convincere il presidente che non riesce a mandare giù la scelta dell'ex ct di lasciare a Nazionale nell'agosto 2023.
C'è sempre la suggestione del selezionatore giovane e da un passato azzurro glorioso. Tipo i campioni del mondo del 2006. Tra di loro piace molto Daniele De Rossi, che ha anche avuto un'esperienza di livello alla Roma dimostrando di avere idee moderne ed efficaci, e Fabio Cannavaro, reduce dall'esperienza in Croazia alla Dinamo Zagabria. Sono però nomi sullo sfondo perché non ci sono dubbi che Stefano Pioli sia in pole position.