QUI MILAN

Verso Milan-Inter: Giampaolo è già al bivio

Il tecnico deve dimostrare che il gruppo fa progressi. Dal modulo ai giocatori, ecco come i rossoneri arrivano al derby

  • A
  • A
  • A

Tre giornate di campionato e già sbagliare è vietatissimo. Marco Giampaolo, velatamente strigliato da Boban, si gioca già buona parte del suo futuro nel derby di sabato sera contro l'Inter. Chiariamo: non è in discussione il suo posto e la panchina è tutto tranne che traballante. Ma il progetto è a un bivio decisivo: avanti tutta in caso di risultato positivo, tempo di profonde e magari dolorose rivoluzioni in caso di sconfitta. Ma come arriva il Milan al derby? Fisicamente la squadra sta bene e il tecnico, tolto lo squalificato Calabria, ha tutti gli uomini a disposizione. Per la prima volta da inizio stagione, tra l'altro, ha potuto lavorare tutta la settimana con il gruppo al completo. Insomma, se c'era un modo per accelerare l'attesa ricerca del gioco, quel modo era questo. Tutti insieme, senza le pressioni che hanno accompagnato la settimana interista, e con i nuovi pronti finalmente a prendersi l'atteso spazio.

Tra questi ultimi sono due quelli che potrebbero o dovrebbero trovare posto nell'undici iniziale. Bennacer resta in ballottaggio con Biglia, ma sembra più adatto dell'argentino a contrastare in mezzo al campo il dinamismo di Sensi (anche per caratteristiche fisiche). Rebic, invece, positivo a Verona, potrebbe essere schierato al posto di Paquetà con conseguente cambio di modulo dal 4-3-1-2 al 4-3-3. In ogni caso le parole d'ordine sono e saranno aggressività e velocità di pensiero e di esecuzione. Perché questo chiede Giampaolo e perché questo è l'insegnamento che i rossoneri devono aver ricavato dalla buona prova dello Slavia Praga contro l'Inter.

Sul resto della formazione i dubbi sono zero o quasi. Conti sostituirà Calabria a destra, Rodriguez partirà ancora dall'inizio con Theo Hernandez che dovrebbe essere pronto a subentrare eventualmente in corsa. Il peso e i centimetri di Kessie in mezzo al campo non si discutono così come non si discute Calhanoglu, il cui contributo nelle due vittorie contro Brescia e Verona è stato fondamentale. In avanti Piatek e Suso non si toccano con Rebic, come detto, che potrebbe fare l'esterno sinistro e, all'occorrenza, la seconda punta. 

Detto della necessità di un deciso cambio di marcia, attenzione anche al calendario. In una settimana il Milan dovrà vedersela con l'Inter sabato, il Torino in trasferta giovedì e la Fiorentina domenica. Tre partite toste che possono indirizzare una stagione. Perché dentro il presente ci si costruisce il futuro.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments