Viaggio in Qatar per visitare i luoghi dove si svolgerà la rassegna iridata a novembre
di Alessio Conti© sportmediaset
La Doha del Mondiale è una capitale in continua trasformazione, perla del Qatar, 170 km da nord a sud tutti nel deserto. In quello del nord c’è il petrolio, scoperto nel 1939 e seconda fonte di ricchezza dopo il gas. Una ricchezza che non sfocia mai in ostentazione ma che a Doha si riscontra nel lusso e nell’accoglienza di una delle più belle skyline del mondo con il mare a fare da splendido contorno.
Sarà questo il primo Mondiale in inverno ma anche il primo nel quale i tifosi potranno assistere a più partite nella stessa giornata, un qualcosa di assolutamente inedito. Per questo la Fifa ha chiesto esplicitamente che tutti gli stadi fossero raggiungibili e collegati attraverso la metropolitana, costruita in stile ipermoderno a tempo di record e sviluppata in tre linee, rossa Verde e oro. I biglietti sono alla portata di tutti, tre possibili scelte tra standard family e la Gold che corrisponde a una sorte di business class. Solo per lo stadio della finale a Losail sarà necessaria una navetta aggiuntiva. I lavori per quanto riguarda gli impianti sono di fatto terminati, otto strutture ipermoderne, sette totalmente nuove.
© sportmediaset
Come lo stadio 974 che verrà utilizzato fino agli ottavi di finale. 974 come il numero di container utilizzati per la sia costruzione e utilizzati per sky box, hospitality, palchi individuali per l’Emiro Al Thani, la sua famiglia e la Fifa. 974 è anche il prefisso telefonico di Doha ed è pronto per ospitare 40000 persone che troveranno qui la loro casa fino agli ottavi di finale. Negli spogliatoi si trovano vasche idromassaggio e di cryoterapia, zone di raffreddamento e raffrescamento per spettatori e giocatori, di erba il terreno di gioco aiutato da una ventilazione costante garantita dalle aperture ai lati della struttura e a una serie di accorgimenti che manterranno alla giusta temperatura il terreno di gioco anche quando le temperature salgono vertiginosamente, problema che non si avrà al Mondiale dove le medie stagionali attese sono di circa 20-22 gradi di massima. Costruito interamente secondo il principio di plug &play e verrà interamente smontato dopo la rassegna iridata. Tutte le componenti, dai containers agli impianti di climatizzazione e illuminazione saranno destinati ad altre strutture per garantire una riconversione totale con la massima semplicità e rapidità. Una struttura che è risultata più economica del 20 per cento rispetto a una costruzione con tecnologie tradizionali.
© sportmediaset
Una capitale Doha, che cresce con l’obiettivo di diventare assolutamente sostenibile ed ecofriendly, con il tram elettrico all’interno dell’avveniristico quartiere msheireb il primo al mondo riqualifico con utilizzando materiali a km zero ecosostenibili. Crescono a vista d’occhio gli alberghi, cresce la città che arriverà a ospitare oltre un milione di tifosi con la benedizione del Qatar Tourism. Un traguardo sempre più vicino che vive la sua attesa attraverso il countdown visibile all’interno di una clessidra straordinariamente avveniristica. Bellissima di per sè, letteralmente meravigliosa con la skyline di Doha proprio all’orizzonte.