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Inzaghi-ter sempre al top. Gatti, Brio e Morgan Morini

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Inzaghi-ter sempre al top. Gatti, Brio e Morgan Morini - foto 1
© Getty Images

Ormai non sarà da tempo il campionato più bello del mondo come nei mitici anni Ottanta, ma di sicuro quello italiano rimane avvincente e combattuto. Se in testa è tutto un sorpasso e un controsorpasso tra Juventus (a 36 punti) e Inter (a 38), la zona Champions alle spalle del Milan (29) vede lotta apertissima per il quarto posto. Cinque squadre nel giro di due punti: dai 25 del Bologna-rivelazione e della discontinua Roma ai 23 della rediviva Atalanta passando per i 24 del Napoli decaduto e di una Fiorentina sempre in procinto di fare il grande salto.

PARAGONI – Gioca, vince e stupisce. E’ l’Inter dell’Inzaghi-ter che ha numeri mai visti nel passato recente, da quando – estate 2021 – Simone prese il posto di un Antonio Conte fresco di scudetto. Alla 15esima i punti oggi sono 38: 8 in più della scorsa stagione (erano 30) e 4 in più del primo campionato inzaghiano (34). E se più o meno i gol segnati si equivalgono - pur rimanendo il 37 di oggi il numero top dell’era Inzaghi (34 le reti del 2022-23 e 36 quelle del 2021-22) – la gran differenza la si trova in una difesa sempre più ermetica. Dopo 15 turni l’Inter ha incassato soltanto 7 gol, un terzo di quelli subìti lo scorso anno (22) e la metà di quelli (15) presi nel 2021-22. Sommer poi ha mantenuto la porta inviolata in ben 10 delle 15 partite fin qui disputate. Nello scorso campionato solo in 13 occasioni sulle 38 giornate totali Onana e Handanovic erano rimasti imbattuti; 15 gare a porta chiusa invece nel 2021-22 con Handanovic tra i pali per 37 partite più lo sciagurato Radu a Bologna.

DIFENSORE GOLEADOR – Non saranno certo le continue e sorprendenti prodezze sottoporta di Federico Gatti a farci cambiare idea sullo “spessore” tecnico – a nostro avviso modesto - del difensore piemontese arrivato a 24 anni in Serie A dopo lunga (e rispettabile, per carità…) gavetta: dai Dilettanti alla Juventus passando attraverso Promozione, Eccellenza, D, C e B. “Federico deve ancora migliorare molto difensivamente”, ha confessato Massimiliano Allegri nel dopo Juve-Napoli dopo aver ovviamente fatto i complimenti al suo numero 4 e dopo averlo abbracciato con commovente trasporto negli spogliatoi. Siamo ovviamente d’accordo con il mister, ribadendo che Gatti oltre al fiuto del gol ha notevoli doti caratteriali. Ma anche evidenti lacune: tecnica approssimativa, letture difensive pasticciate (ricordate come gli va via Lautaro Martinez con finte e controfinte in occasione dell’1-1 interista allo Stadium?), foga eccessiva che lo porta a falli frequenti e a gesti non esattamente “sportivi” (pugni e sberle, tra gli altri, a Kvara e Luis Alberto lo scorso campionato e a Djuric a fine ottobre) peraltro mai sanzionati. Giusto comunque che Gatti si goda il momento di gloria e si coccoli le sue prodezze da difensore-goleador. Che gli sono valse accostamenti prestigiosi a due storici baluardi della Signora come Bonucci e Chiellini. Noi invece suggeriamo i nomi di due stopperoni della Juventus anni Settanta e Ottanta da cui Federico avrebbe molto da imparare a livello difensivo: il compianto Francesco Morini e Sergio Brio. Loro sì, bravi a difendere. Magari un po’ meno… ad attaccare. Per “Morgan” 377 partite in bianconero tra campionato e coppe e zero gol. Molto meglio Brio: 24 reti in 385 gare nella Juve (un gol ogni 16 partite in media). Con Gatti che finora ha comunque fatto molto meglio di lui, con una rete ogni 8 presenze bianconere per uno score totale di 8 centri in 40 gare.

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