Chi di Var (ritardato) ferisce, di Var (ancora ritardato) perisce. Fiorentina al centro, nel giro di una settimana, di due episodi molto particolari legati alla tecnologia. Facciamo un passo indietro. Spal-Fiorentina, minuto 74: Valoti segna il 2-1 per i padroni casa. Lo stadio Mazza esulta ma... c'è il Var. Pairetto, richiamato dai colleghi, torna sui suoi passi per analizzare un contatto nell'area opposta tra Felipe e Chiesa. La decisione: rigore per i viola (con gol di Veretout) e rete annullata alla Spal, poi sconfitta 4-1.

Passano sette giorni e la chiamata ritardata colpisce ancora. Chiesa lavora un pallone a centrocampo e sta per dare il la a una possibile azione di contropiede. Abisso, questa volta allertato dal Var Fabbri, fischia apparentemente senza motivo e ferma il gioco. L'attaccante viola non capisce ma Fabbri, rivista l'azione, fa bene a fischiare: nell'azione immediatamente precedente, su una punizione dalla sinistra dell'Inter, c'è un tocco di mano in area di Edimilson. Quindi giusto rigore per i nerazzurri e 3-1 di Perisic dal dischetto.

SERATA COMPLICATA
Il rigore per il fallo di Edimilson è però solo il primo degli episodi complicati della serata. Sul 3-1 per i nerazzurri annullato un gol a Biraghi per un fallo (giusto) di Muriel su D'Ambrosio. Sempre il terzino nerazzurro sarà poi protagonista del caso più discusso della serata. Intanto per il minuto: 97'. Quindi perché, viste e riviste, le immagini sembrano dar ragione all'interista. Non ne è però convinto Abisso che, rivista l'azione, conferma la sua decisione (aveva immediatamente fischiato il penalty, ndr) e punisce i nerazzurri per un fallo di mano di D'Ambrosio su cross ravvicinato di Chiesa. La palla sembra però colpire il petto abbastanza chiaramente. Niente da fare: Veretout dagli 11 metri infila Handanovic e fissa il risultato finale sul 3-3 al 101'.