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Conte a caccia... di record, Bartesaghi primatista a San Siro

La consueta rubrica settimanale sulla giornata di campionato del nostro Matteo Dotto

di Matteo Dotto
14 Dic 2025 - 22:59
 © italyphotopress

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L’1-X-2 della domenica delle grandi ribalta ancora le gerarchie in zona scudetto. Cade il Napoli, preso a pallate dall’Udinese. Frena il Milan, ancora una volta piccolo con le piccole. Vince l’Inter che a Marassi ritrova la testa della classifica. Troppo brutto per essere vero il Napoli che al Friuli meritava un passivo più pesante. Discontinuo il Milan che con il Sassuolo ha rischiato di vincere come anche, nei minuti finali, di perdere. Solida l’Inter che chiude la pratica nel primo tempo (a proposito: il tanto criticato Lautaro Martinez ha firmato il suo quinto gol nelle ultime cinque partite di campionato) per poi soffrire un po’ negli ultimi minuti. Attenzione poi al posticipo del lunedì perché in caso di successo giallorosso avremo una classifica così, con 4 squadre in 4 punti: Inter 33, Milan 32, Napoli 31 e Roma 30. Intanto alle spalle delle Big Four la Juventus vincendo a Bologna scavalca i rossoblù e rientra in zona Europa. Insomma, pian pianino la cura Spalletti comincia a dare i suoi frutti.

SBILANCIO – L’assenza di Leao e del lungodegente Gimenez e lo scarso apporto offensivo di Nkunku (autore comunque dell’assist per il raddoppio di Bartesaghi) non possono spiegare fino in fondo il 2-2 del Milan contro il Sassuolo. Frutto anche delle amnesie di una difesa che ha rischiato di prendere ancora un altro paio di gol dagli emiliani. Impressionano i numeri della retroguardia rossonera, imperforabile con le grandi e di pastafrolla con le piccole. Nei sei confronti con le big (Bologna, Napoli, Roma e Lazio in casa; Juventus e Inter fuori) ha incassato soltanto una rete, peraltro su rigore, da De Bruyne. In cinque partite con le piccole Sassuolo, Pisa e Cremonese a San Siro e Torino e Parma in trasferta ha subìto la bellezza di 10 gol. Motivi di riflessione per Massimiliano Allegri non mancano alla vigilia della Supercoppa (con il Milan impegnato giovedì 18 a Riad contro il Napoli) e con una ripresa di campionato che prevede domenica 28 il Verona al Meazza.

TRICOLORE – La doppietta di Davide Bartesaghi, a pochi giorni dal suo 20esimo compleanno, viene giocoforza depotenziata dal risultato finale. Ovvio che un 2-1 avrebbe dato altro sapore a quella che è comunque una piccola impresa dell’esterno mancino rossonero. Vero che Paolo Maldini è in vantaggio in quanto a precocità per il suo primo gol in A (19 anni e 247 giorni contro i 19 anni e 350 giorni di Bartesaghi), in ogni caso una doppietta italiana a San Siro mancava da più di sette anni: l’ultimo a firmarla era stato Patrick Cutrone il 4 ottobre 2018 in Europa League contro l’Olympiacos (3-1) mentre l’ultima doppietta italiana in campionato è sempre di Cutrone e risaliva al 20 maggio 2018 in Milan-Fiorentina 5-1. In assoluto invece l’ultima marcatura multipla di un calciatore italiano in rossonero era stata la doppietta di Tonali nel maggio 2022 al Bentegodi (Verona-Milan 1-3).

QUASI RECORD – Il brutto Napoli sconfitto a Udine rimedia la settima sconfitta stagionale su un totale di 22 partite. Antonio Conte è vicino a battere il suo primato negativo su una panchina italiana. Che parla di 9 partite perse su 54 giocate nella sua prima stagione all’Inter (2019-20). Per quanto riguarda i ko in Serie A (Atalanta a parte, quando il tecnico salentino perse 6 incontri su 13 nel 2008-09) alla guida delle big il suo primato di sconfitte risale al campionato 2012-13 con la Juventus: 5 di cui una però, all’ultima giornata a Marassi contro la Sampdoria, assolutamente ininfluente visto che lo scudetto era stato già conquistato con largo anticipo