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Champions League, anche quest'anno il trofeo è stato realizzato ad Avellino

La coppa, interamente in argento, ha un'altezza di 73,5 cm e un peso di circa 10 kg è realizzata da Iaco Group

29 Mag 2025 - 12:21
 © Ufficio Stampa

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Chi alzerà al cielo di Monaco di Baviera la Champions League? Il capitano dell'Inter Lautaro Martinez o quello del Psg, Marquinhos? Se la coppa è un sogno che tutti inseguono fin da bambini, c'è chi quel sogno lo costruisce materialmente perché c'è già chi quel trofeo – simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo del calcio - lo ha toccato, accarezzato e cullato, prima di spedirlo in Germania: sono Alberto e Igino Iacovacci e Nicolina Addonizio, Ceo, presidente e vice presidente della Iaco Group, leader internazionale nella produzione di Trofei, partner decennale ed esclusivo di Lega Serie A e Uefa, che ha realizzato la coppa dalle Grandi Orecchie anche in questa edizione 2025 che sabato Inter e Psg si contenderanno. "É motivo di grande orgoglio e soddisfazione per la nostra azienda essere ancora presenti in un palcoscenico così importante quale la Finale di Champions League, con l' auspicio di continuare a ottenere nei prossimi anni sempre più importanti e prestigiosi traguardi", dichiara il Ceo Alberto Iacovacci.

Non solo la Champions: perché anche il trofeo dell'Europa League e della Conference, solo per restare alle coppe europee assegnate in queste settimane, sono prodotte dalla maestria artigianale ineguagliabile dei laboratori della Iaco Group, con sedi ad Avellino, Vicenza e Lugano. “Amore e passione”: ogni coppa è un'opera d'arte speciale, di altissima qualità che la Iaco Group realizza su indicazioni del Uefa. La versione originale, realizzata interamente in argento, ha un'altezza di 73,5 cm e un peso di circa 10 kg.

© Ufficio Stampa

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Dal 2005, ovvero da quando è nata la nuova formula, la Champions porta incisi sul retro i nomi di tutte le squadre che l'hanno vinto in precedenza. Dal 2009, la coppa vinta sul campo rimane all'UEFA. Chi vince può tenerla dalla vittoria fino a due mesi prima della finale della stagione successiva. Alla squadra vincitrice va una replica.  Ma nella coppa della Champions c'è tanto dei maestri e degli orafi di Iaco Group: per creare quel trofeo l'opera manuale incide per oltre l'80%, c'è pochissimo di industriale. Infatti dal primo all'ultimo passaggio servono quasi tre mesi di lavoro Del resto per una cerimonia come quella della Champions League, vista in tutto il mondo, serve un prodotto di eccellenza. C'è poi il segreto dei manici che rendono l'opera unica al mondo: bisogna realizzarli in modo armonico con l'anfora è uno dei passaggi più difficili in assoluto, non è semplice saldarli in modo che sembri un unico pezzo. Ma Iaco Group è un'eccellenza ormai mondiale, da 47 anni, sinonimo di serietà e impegno costante

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