Fifa, venerdì le elezioni. Ma è caos

Il principe Ali Bin chiede il rinvio per poca trasparenza. Com'è difficile trovare il successore di Blatter: quasi una maledizione

  • A
  • A
  • A

Gli avvocati del principe Ali Bin Al Hussein, candidato alla presidenza della Fifa, hanno presentato ricorso al Tas di Losanna per chiedere il rinvio delle elezioni in programma venerdì 26 febbraio. Lo riportano i media britannici. Il principe giordano lamenta poca trasparenza nella modalità di voto dopo che si è visto respingere la richiesta di ricorrere a cabine elettorali trasparenti.

E' evidente che i tormenti alla Fifa non si esauriscono. Tutt'altro. Dallo scandalo che ha di fatto esautorato Joseph Blatter un anno fa, alle elezioni della scorsa primavera (Blatter clamorosamente vincitore, il 29 maggio 2015), fino al doppio "siluro" per Blatter e Platini, lo scorso autunno, con la condanna sportiva per entrambi a 8 anni di inibizione da incarichi e dunque ineleggibili, per restando Platini numero uno dell'Uefa, la Casa del Pallone mondiale convive con una crisi che non sembra avere sbocchi.
Il congresso di venerdì dovrebbe segnare un punto di svolta, con un accordo faticoso ma prevedibile che dovrebbe portare Gianni Infantino -oggi segretario generale dell'Uefa- a capo del governo della Fifa. La presa di posizione del principe Ali Bin, il grande sconfitto lo scorso 29 maggio (era lui il rivale di Blatter, fra l'altro appoggiato dall'Uefa e da Platini), rimette tutto in discussione, anche se pare poco probabile che l'istanza venga accolta.
Tutto serve però ad alimentare tensioni e polemiche. E confusione.

Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si esprimerà "entro e non oltre la mattinata di giovedì" in merito al ricorso presentato dal principe Ali Hussein, candidato alla presidenza della Fifa, che ha chiesto il rinvio delle elezioni, fissate per venerdì, dopo il rifiuto del Comitato Elettorale della Fifa di ricorrere all'uso di cabine trasparenti e di scrutatori indipendenti in vista delle elezioni, al fine di salvaguardare l'integrità del processo di voto e di assicurare che si svolga in segreto. Il Tas ha infine invitato la Fifa a presentare delle motivazioni scritte in risposta alle richieste del candidato giordano.

Oltre il caso Ali Bin, gli altri candidati alla presidenza si muovono coi loro slogan elettorali. E il segretario generale dell'Uefa e candidato alla presidenza della Fifa Gianni Infantino ha detto che se sarà eletto alla guida della federazione del calcio mondiale proporrà che ai Mondiali del 2026 partecipino 40 squadre. "Daremmo ad altri otto paesi l'opportunità di approfittare della follia del Mondiale" ha detto in una intervista al quotidiano sportivo spagnolo AS. Il Mondiale, ha aggiunto, "è lo strumento più forte per promuovere il calcio in ogni parte del mondo".

Leggi Anche