Con 24 voti a favore, dieci contrari e due astenuti, i 36 club dei club tedeschi di Bundesliga e Bundesliga 2 hanno a favore dell'apertura a investimenti di private equity in cambio di una quota dei diritti televisivi nei prossimi due decenni. In un'assemblea a Francoforte, è stata così accolta con il minimo dei voti possibile, i due terzi, la proposta avanzata dalla Lega calcio tedesca (Dfl), secondo cui in tal mondo "si garantirà il successo sostenibile e a lungo termine" dei club e delle prime due categorie. "L'obiettivo è che i campionati rimangano competitivi in termini sportivi e commerciali e rimangano finanziariamente stabili mantenendo l'equilibrio tra integrazione sociale e crescita economica", sostiene ancora la Lega, affermando che i possibili introiti, stimato in circa un miliardo di euro, saranno utilizzati per il marketing e per l'internazionalizzazione, compresa la creazione di una piattaforma di streaming. Altri fondi verrebbero destinati ai club e per istituire un fondo per incoraggiarli a fare tournee a per scopi pubblicitari. Il voto era a scrutinio segreto ma in precedenza l'Union Berlino aveva espresso chiaramente la sua contrarietà per una scelta che "si sta svolgendo nel momento sbagliato", chiedendo il rinvio. L'alleanza dei tifosi 'Unser Kurve' (La nostra curva, ndr) si è lamentata del fatto che il processo è stato affrettato e mancava di "discussioni sensate, trasparenti e approfondite". La Dfl ha promesso che l'accordo non porterà a un cambiamento degli orari di gara o lo spostamento di partite all'estero.