Il Chief Executive Officer e skipper di INEOS Britannia ha espresso il proprio parere in vista delle regate preliminari al via il prossimo 22 agosto
di Marco Cangelli© Ufficio Stampa
Ben Ainslie non vuole sottovalutare nessuno degli avversari. Il Chief Executive Officer e skipper di INEOS Britannia sta osservando con grande attenzione i team impegnati negli allenamenti a Barcellona in vista delle regate preliminari dell'America's Cup e, attraverso questa fase di osservazione, sta cercando di carpire alcuni dei segreti degli avversari a partire da Luna Rossa Prada Pirelli, fra gli equipaggi più temuti dal velista inglese.
"Immagino che, come tutti gli altri, i Kiwi in particolare siano il team più in forma dell’ultima edizione della Coppa e credo che, dalle regate che abbiamo visto finora, Luna Rossa e American Magic sembrino andare bene, e ovviamente c’è un elemento di incertezza con i francesi. Ovviamente vogliamo avere una performance simile a quella di New Zealand, quindi sarà affascinante vedere come andrà a finire - ha spiegato Ainslie -. Siamo entusiasti di iniziare a regatare e di conoscere meglio la concorrenza, chi va più veloce e in che tipo di condizioni e, naturalmente, di valutare come saranno le regate man mano che ci addentreremo nei round robin. È la nostra opportunità di misurarci con gli avversari e di iniziare a prepararci per gli incontri. Naturalmente, continueremo ad apportare modifiche all’assetto della barca durante le regate preliminari, poi nei Round Robin e man mano che procediamo nella competizione, quindi è necessario modificare costantemente la barca per cercare di trovare le prestazioni ottimali”.
Ovviamente un pensiero andrà al meteo considerato che, a differenza della scorsa edizione dove si regatava all'interno di una baia chiusa, quest'anno si dovrà far i conti con il vento presente lungo la costa catalana: "Penso che sarà inevitabilmente una parte importante dell’esito di questa gara: senza dubbio ci ritroveremo con alcuni team competitivi in certe condizioni rispetto ad altri e Madre Natura, credo, avrà un ruolo importante nell’esito di questa gara, ma detto questo, come team sappiamo che c’è questa variabilità da molto tempo e questo fa parte della sfida progettuale, cercare di proporre un pacchetto che sia sufficientemente veloce nella maggior parte delle condizioni - ha concluso lo skipper di Ineos Britannia -. È un momento importante per il nostro team, come per tutti i team. Difficile spiegare a chi non fa parte del team quanto impegno ci sia nel mettere insieme questi team, nel progettare, produrre, costruire, mettere in acqua e far funzionare queste barche: un enorme lavoro di squadra, quindi credo che tutti debbano esserne orgogliosi e naturalmente tutti vogliamo avere successo in acqua con l’obiettivo finale dell’America’s Cup. Finché non si arriva a quel punto nessuno può rilassarsi”