PER PROTESTA

Triatleta brasiliano isolato a Roma fa la maratona a casa per protesta

Junior Tri prigioniero del lockdown: "Il mio volo riprogrammato il 19 maggio"

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"Fuori di testa" per la quarantena forzata in un appartamento di Roma, "di 70 mq", dove si trova dopo essere rimasto bloccato in Italia per la chiusura dei confini. Il triatleta brasiliano José Helio, meglio conosciuto come Junior Tri, ha corso "per protesta" una maratona dentro casa, documentando tutto sui social. Un'impresa portata a termine in 5 ore. "Il mio volo, se riuscirò a prenderlo - racconta - è stato riprogrammato per il 19 maggio".

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Tutto nasce dalla decisione del 47enne brasiliano di venire in Italia, accompagnato dai familiari, per correre una maratona tradizionale e una 'mezza'. Ma la sua sfortuna è stata quella di arrivare a fine febbraio e poi di essere rimasto 'prigioniero' del lockdown scattato dall'8 marzo sera che ha provocato la cancellazione delle gare e gli ha impedito di tornare in patria.

"Mi sono rivolto all'ambasciata del mio paese per un aiuto per poter rientrare prima, ma non ho ancora ricevuto risposta". Cosi' ha affittato, a proprie spese, un appartamento a Roma, dal quale, come tutti nel Lazio, non può uscire per andare a correre per strada. Allora, visto che "non mi bastavano gli esercizi in appartamento fatti dopo che me li hanno inviati sul telefonino", ma soprattutto "per protesta contro chi ancora non mi ha dato risposte" ha deciso di correre la sua personale maratona dentro casa, documentando il tutto. "La differenza maggiore con una maratona vera, corsa in strada - ha spiegato a Globo Esporte - è stata la monotonia del dover fare continuamente avanti e indietro dentro casa. E poi l'impatto sulle articolazioni: immaginate di stare guidando un'auto e di dover continuamente frenare. Così alla fine ci si stanca di più che con una corsa vera, e meno male che sentivo la musica nelle cuffiette e che c'erano Fernanda e Helena (moglie e figlia n.d.r.) ad incitarmi. Stavo bene, e non ho mai pensato di fermarmi però alla fine, quando mi sono levato scarpe e calze,mi sono venute via tre unghie dei piedi".

E per il futuro?. "Vorrei fare una gara vera, correre libero da restrizioni e tornare al piu' presto in Brasile".

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