PALLANUOTO

Mondiali di pallanuoto, l'Italia perde ai rigori con la Croazia e vede sfumare il titolo

La squadra di Sandro Campagna è stata sconfitta/si è imposta ai rigori dopo un match particolarmente equilibrata, chiusa sul 13-15

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Mondiali di pallanuoto, l'Italia perde ai rigori con la Croazia e vede sfumare il titolo - foto 1
© ansa

Gagliardo: è questo l'aggettivo che potrebbe riassumere il Mondiale del Settebello che ha regalato la medaglia d'argento all'Italia della pallanuoto. La squadra di Sandro Campagna si è vista sfuggire la finale con la Croazia, decisa ai rigori dopo una sfida tiratissima finita 13-15 e nella quale nessuna delle due formazioni è mai riuscita ad aver più di una rete di vantaggio tanto da chiudere i tempi regolamentari sull'11-11.

Primo quarto molto tirato con Marko Bijač che chiude più volte la porta ad Andrea Fondelli con grandi parate, ma non è riuscito a evitare che il solito Francesco Di Fulvio vada per due volte a rete e chiuda la frazione sul 3-2.

L’Italia deve però fare i conti prima con Konstantin Kharkov, autore di una tripletta, e poi con Jergo Marinic che riescono a trafiggere più volte la porta di Marco Del Lungo e recuperano prontamente ogni tentativo di vantaggio degli uomini di Campagna, bersagliati nel secondo quarto da una serie di espulsioni che non ci impediscono di arrivare a metà partita sul 5-5.

In una vera e propria partita a scacchi la sfida prosegue con una serie di tentativi di fuga puntualmente bloccati dagli avversari anche nel corso del secondo tempo con gli azzurri che si procurano due rigori nel terzo quarto con Di Fulvio, realizzati da Fondelli e dallo stesso giocatore della Pro Recco. Kharkov è però in giornata di grazia e scappa alla nostra difesa per la quarta trovando il vantaggio insieme a Josip Vrlić e Damir Burić per presentarsi all’ultimo quarto sul 7-8 grazie anche alle super parate di Bijač.

Come più volte ripetuto dal suo commissario tecnico, l’Italia si esalta nelle situazioni più complicate e all’inizio della ripresa ritrova il pari con l’uomo in più su un tap-in di Luca Marziali. Il discorso si ripete poco dopo quando Fondelli da posizione defilata riprende il momentaneo vantaggio di Biljanka. A poco più di tre minuti dalla conclusione l’Italia perde Vettore per somma di falli di gravi e si ritrova di nuovo sotto con la rete di Marinic, fra i più in forma del match, ma Francesco Condemi trova un angolo alle spalle di Butic tornando sul 10-10.

Il momento fondamentale arriva a poco meno di due minuti quando Del Lungo blocca un pallone pericoloso dando vita al contropiede dell’Italia che trova il rigore grazie a un fallo in piena area su un Condemi già pronto a tirare a rete. Fondelli è implacabile dagli undici metri e conduce la formazione tricolore sul 11-10. Sembra tutto già fatto quando la Croazia prova la mossa della disperazione e a cinque secondi fissa il punteggio sull'11-11 grazie a Buric.

Decisivo ai rigori Marko Bijač, capace di ribaltare la situazione parando i tiri di Gonzalo Echenique e Francesco Di Fulvio e consegnando ai croati il titolo mondiale, ma lasciando nuovamente l'amarezza in bocca agli azzurri che hanno bissato l'argento ottenuto due anni fa a Budapest.

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