Il ct Bertolucci: "Avremmo voluto giocarcelo sul campo, stavamo mostrando un ottimo gioco"
L’Italia ha vinto il bronzo agli Europei di hockey pista, a pari merito con il Portogallo. È questa la decisione assunta dalla World Skate Europe e ufficializzata a 94 giorni di distanza da quel 20 novembre, quando gli Azzurri di Alessandro Bertolucci e il Portogallo padrone di casa si sarebbero dovute giocare la meno nobile delle medaglie. Ma a decidere le sorti del match ci aveva pensato ancora un volta il covid-19, colpendo Joao Rodrigues, perno del Barcellona e chiudendo anzitempo la kermesse azzurra, con una sfida (e un podio) lasciati in sospeso.
La medaglia, giustamente assegnata ex aequo, ha subito un ritardo nell’assegnazione di quasi tre mesi, intervallo in cui i massimi vertici federali europei sono variati, con l’elezione del lusitano Luís Sénica, attuale presidente anche della Federazione portoghese. A distanza di tempo rimane un retrogusto amaro, per una Nazionale che forse avrebbe meritato di più: “Avremmo voluto giocarla e vincerla lì sul campo a Paredes, perché eravamo in crescita come il collettivo" afferma il C.T. Alessandro Bertolucci. "Al di là del passo falso iniziale contro la Francia, abbiamo pareggiato con la Spagna che poi ha vinto il titolo e contro lo stesso Portogallo padrone di casa, mostrando sempre un livello di hockey ai massimi livelli, per qualità e intensità”.
L’Europeo di Paredes, conquistato dalla Spagna di Cabestany in una storica finale contro la Francia, ha segnato il ritorno dell’hockey pista a livello di selezioni nazionali dopo un lungo stop a causa della pandemia. Per certi versi è stato un torneo sfortunato, ma la Nazionale ha indubbiamente gettato le basi per il prossimo Mondiale, incastonato nei World Roller Games 2022 che si disputeranno a novembre in Argentina e dove l’hockey avrà grande risalto in una San Juan, che è considerata come una delle capitali mondiali della disciplina. Il bronzo però non è ancora al collo degli Azzurri, perché resta ancora da stabilire l’occasione in cui la medaglia verrà consegnata ad atleti e staff tecnico.
A cura di Paolo Virdi
Foto di Marzia Cattini