IL CASO

Doping, Isinbayeva: "Contro la Russia sanzioni assassine"

Duro sfogo dell'ex campionessa di salto con l'asta su Instagram

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L'ex campionessa russa di salto con l'asta Yelena Isinbayeva ha bollato come "crudeli" e "assassine" le sanzioni dell'agenzia antidoping mondiale Wada, che ha deciso di bandire la Russia per quattro anni dalle competizioni internazionali per aver falsificato i dati di laboratorio consegnati agli investigatori lo scorso gennaio. "Queste sanzioni sono crudeli, ingiuste, atroci e assassine per lo sport russo", ha scritto su Instagram la campionessa olimpica. "Per me - ha proseguito - è difficile comprendere, mi chiedo in che modo la Wada possa difendere i diritti degli atleti russi puliti, chiedendo loro di gareggiare sotto la bandiera neutrale".

Sulla stessa lunghezza d'onda si è sintonizzata la tre volte campionessa del mondo di salto in alto Maria Lasitskene che ha puntato il dito contro le autorità sportive russe. Mentre politici e atleti russi si scagliano contro l'agenzia antidoping mondiale Wada bollando come "politica" la batosta inflitta allo sport russo, Lasitskene ha scritto una lettera aperta accusando le autorità sportive russe di non aver vigilato adeguatamente sul doping e di non aver quindi difeso gli atleti russi onesti

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