
Nella 19a tappa del Giro d’Italia, con partenza da Longarone e arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, trionfa Santiago Buitrago davanti a Derek Gee e Cort Nielsen. Il canadese conquista i tre Gpm di Passo Campolongo, del Passo Giau, dove i cinque battistrada portano il proprio vantaggio massimo a 8’30” sul gruppo e di quello delle Tre Croci, ma subisce l’allungo decisivo del colombiano a 1,4 km dal traguardo. Rimane in maglia rosa Thomas.
La 19esima tappa del Giro d’italia parte da Longarone e arriva alle Tre Cime di Lavaredo, per un totale di 183 km e oltre 5mila metri di dislivello complessivo. Diversi attacchi in partenza: Warbasse e Stojnic sono i primi a scattare, raggiunti poco dopo dal solito Gee, Baudin e Nielsen. Il gruppo dei fuggitivi si allarga rapidamente a dodici ciclisti, con 4’ di margine sul plotone, da cui prova ripetutamente a evadere anche Healy, sempre controllato da Pinot, suo principale avversario per la conquista della maglia azzurra, ma i due alla fine rimangono nel gruppo maglia rosa. Sulla salita verso Passo Campolongo il trio composto da Buitrago, Rojas e Verona raggiunge il gruppo dei fuggitivi e ad aggiudicarsi il primo Gran Premio della Montagna è Gabburo, seguito da Bais e Gee. Il gruppo maglia rosa sale con un ritmo tranquillo e lascia un vantaggio massimo di 8’30” ai fuggitivi.
A 68 km dall’arrivo è Gee a transitare per primo sul Gpm del Passo Valparola, poco prima di iniziare quello, durissimo, del Giau (9,9 km con 9,3% di pendenza media e punta massima del 14%). Fin dall’inizio della salita diminuisce il vantaggio dei battistrada dal gruppo, più che dimezzatosi in seguito all'aumento del ritmo imposto dalla Ineos. Verona, dopo essere caduto in seguito a uno scontro con l’ammiraglia della AG2R (poi espulsa dai giudici), prova ad allungare in salita, ma viene subito seguito da Gee e Buitrago. Successivamente anche Hepburn e Nielsen riescono a rientrare sulla testa della corsa.
Il primo al traguardo del Giau è ancora una volta Gee, che conquista così altri punti preziosi davanti a Hepburn e Buitrago. Nella discesa che segue il gruppo di testa viene ripreso da Pronskiy e Prodhomme, mentre aumenta il vantaggio sulla maglia rosa, ora a 7’. Ai piedi del Passo Tre Croci comincia a piovere forte, un temporale passeggero che rallenta il passo dei battistrada e avvicina leggermente il gruppo, ora con De Plus ad aumentare l’andatura e a poco più di 4’ dalla testa della corsa. A vincere il Gpm delle Tre Croci è il solito Gee, seguito da Buitrago, Hepburn e Nielsen.
Sulla salita delle Tre Cime di Lavaredo va in scena il duello tra gli uomini di classifica, con Roglic e Almeida a lanciare la sfida a Thomas. Il primo a provare ad allungare è il portoghese, che prova a staccare i rivali di ritmo. Una volta rientrati, è Roglic a scattare, con Thomas che risponde presente e Almeida che, come suo solito, prova a tornare sui due con il suo passo. Alla fine Thomas e Roglic riescono ad andare via, rifilando un'altra trentina di secondi al portoghese, con il campione sloveno che riesce anche a staccare di 3 secondi la maglia rosa. A 1,4 km dal traguardo arriva l’allungo decisivo di Buitrago, che passa Gee e vince per la seconda volta in carriera una tappa del Giro d’Italia. Secondo a 55” di distanza Derek Gee, mentre Cort Nielsen chiude terzo. Roglic al quarto posto senza riuscire però a seminare Thomas, che resta incollato allo sloveno e mantiene la sua maglia rosa, tagliando il traguardo una sola posizione dietro il rivale. Roglic e Thomas si giocheranno con tutta probabilità la vittoria del Giro nella decisiva tappa cronometro di sabato.
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