L'italiano non si pone limiti: "Nel 2021 al lavoro per un progetto speciale"
Il 2021 per volare ancora più in alto. Nel vero senso del verbo perché stiamo parlando di Dario Costa. Mestiere pilota d'aerei, da gara e acrobatici. Velocità nel sangue, in strada come ad alta quota. "Una passione nata a un anno con il suo primo volo (di linea, si intende)", ci racconta. Dalla culla alla cloche nel giro di 15 anni: "A 16 anni la mia prima esperienza da solista e poi nel 2003 il colpo di fulmine con la Red Bull Air Race". Nuova disciplina che lo spinge verso il volo acrobatico e nel 2016 a coronare il suo sogno, quello di diventare il primo italiano a ottenere la Red Bull Air Race Super License dopo tanta gavetta.
In un 2020 senza gare causa Covid-19, Costa ha avuto comunque il suo gran da fare con Red Bull e i suoi show. Tante ore di volo e soprattutto in mondovisione, il quarantenne ha infatti aperto con le sue acrobazie i GP d'Austria di MotoGP e Formula 1 e la tappa del Mondiale Wrc di Turchia: "La mia Triple Crown: un grande orgoglio personale. La F1 mi è sempre piaciuta, poi mi sono appassionato anche di moto e le Ducati hanno un posto speciale nel mio cuore". Emozioni anche senza spettatori: "Dal mio cockpit mi accorgo che gli spalti sono vuoti e non ci sono bandiere: c'è tanta adrenalina anche se sembra un allenamento, manca il colpo d'occhio".
Ora c'è alle porte un nuovo anno e per ora Costa ha svelato solo la nuova tuta firmata Red Bull, ma in pentola bolle qualcosa di grosso: "Come ogni anno dal 2016 sto lavorando anche per l'anno prossimo a qualcosa di mai fatto prima". Programma top secret e bocca cucita. Nel 2021 Costa tornerà anche in gara: "L'inizio del Mondiale è stato posticipato ad ottobre: il format sarà lo stesso anche se Red Bull non sarà più il main sponsor". Testa tra le nuvole, ma questa volta, per Dario, il senso è tutto diverso.