LA CORSA DEL MEMORIAL DAY

Ericsson vince la Indy 500 numero 106. Pato O'Ward l'ultimo ad arrendersi; 3. l'intramontabile Tony Kanaan

L'ex pilota di Formula Uno mette a segno nel catino dell'Indiana la vittoria che vale un'intera carriera.

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Ventitré anni dopo il successo di Kenny Brack, un pilota svedese torna a vincere la 500 Miglia di Indianapolis. A trionfare nella 106esima edizione della corsa del Memorial Day è stato Marcus Ericsson che sulla linea del traguardo ha preceduto il giovane messicano Pato O'Ward ed il veterano Tony Kanaan. Un passato senza infamia e senza lode in Formula Uno, il 31enne pilota svedese ha portato alla vittoria la Dallara-Honda del Ganassi Racing (nel bene e nel male squadra protagonista assoluta) nel... consueto finale thrilling del classico appuntamento di fine maggio.

Compagno di squadra del vincitore ed autore della pole position, Scott Dixon sembrava lanciatissimo verso il bis del suo unico successo nella 500 Miglia, che risale al lontano 2008. Il neozelandese deve però rimandare la missione al prossimo anno perché - dopo aver guidato la gara per 95 dei 200 giri in programma - è stato penalizzato per eccesso di velocità in corsia box mentre si trovava al comando, al 175esimo giro, chiudendo poi ventunesimo. La leadership è stata così ereditata da Ericsson che però il successo se lo è dovuto sudare fino in fondo... o quasi. La gara è stata infatti fermata con la bandiera rossa al 194esimo e sestultimo giro, per liberare la pista dai detriti dopo l'incidente che ha avuto per protagonista la leggenda della NASCAR Jimmie Johnson (sette titoli al suo attivo), passato lo scorso anno alle ruote scoperte e lui pure membro del superteam Ganassi.

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Alla ripresa, con due soli giri da completare, O'Ward (Arrow McLaren SP) ha tentato il tutto per tutto per infilare Ericsson ma lo svedese è rimasto freddo ed ha respinto colpo su colpo, zigzagando nei rettilinei per togliere la scia all'avversario, prima che un nuovo incidente (Sage Karam) all'inizio del 200esimo ed ultimo giro gli consegnasse definitivamente il successo. Grazie al doppio punteggio assegnato alla 500 Miglia - Marcus prende il comando della NTT Indycar Series con 226 punti, inseguito dallo stesso O'Ward a quota 213. Per Ericsson, 97 Gran Premi in Formula Uno con Caterham, Sauber ed Alfa Romeo Sauber tra il 2014 ed il 2018, si tratta della terza affermazione nella Indycar dopo quelle di Detroit e Nashville dello scorso anno ed ovviamente della più significativa di tutto la sua carriera.

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Alle spalle di Ericsson e di O'Ward chiude la "500" Tony Kanaan che - dopo aver annunciato il suo ritiro un paio di anni fa - non ha mai realmente smesso di mettersi alla prova con le monoposto ed in particolare con la 500 Miglia, da lui vinta nel 2013 e per la quinta volta chiusa sul podio (che peraltro a Indy... non esiste!).

Kanaan completa così la giornata trionfale del Ganassi Racing (Dixon e Johnson a parte...) ma anche il team Arrow McLaren SP porta a casa un ottimo risultato di squadra, visto che Felix Rosenqvist (svedese come Ericsson!) chiude quarto davanti ad Alexander Rossi (vincitore nel 2016), a Conor Daly (Ed Carpenter Racing) ed al quattro volte vincitore Helio Castroneves. Il campione brasiliano del Meyer Shank Racing (settimo davanti al compagno di squadra Simon Pagenaud, a sua volta primo tre anni fa), puntava a replicare la vittoria del 2021 ma soprattutto a staccare AJ Foyt, Al Unser e Rick Mears e così diventare il recordman solitario di successi. Helio ha fallito la sua missione ma ha le carte in regola per riprovarci nel 2023!

 

  

 

   

 

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