Volley, Nations League: l'Italia cade all'Allianz Cloud, l'Argentina vince 3-1

Dopo i primi due set ben giocati, gli azzurri crollano nettamente nel terzo e nel quarto 22-25, 25-23, 19-25, 19-25

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All'Allianz Cloud di Milano l'Italia è costretta al ko casalingo contro l'Argentina. La nazionale azzurra perde 3-1 (22-25, 25-23, 19-25, 19-25) contro la formazione sudamericana e ora l'accesso alla Final Six della Nations League di volley si fa più complicato. I primi due set vengono aggiudicati in modo equilibrato dalle due squadre, poi l'Argentina domina il terzo e quarto e affossa l'Italia, che domani affronterà la Polonia.

Si comincia con un'azione lunga, vinta dagli azzurri per un'invasione a rete dell'Argentina; Italia che vola sul 3-0 con il muro di Pinali, ma che poi si fa raggiungere su un errore di Lavia. L'ace di Franchi vale il sorpasso dei sudamericani (5-6), Mazzone commette due invasioni consecutive e costringe al timeout chiamato da Blengini. Gli avversari volano comunque a +5 grazie al primo tempo di Lima e ai muri su Antonov e Pinali (9-14). Il super muro di Giannelli riporta l'Italia a -2, ma gli argentini restano davanti e nemmeno un grande Lavia (fondamentale nel cambio palla e in un ace) basta per far sì che la squadra allenata da Marcelo Méndez non porti al caso il primo set con il tocco di furbizia di Loser: 25-22.

Gli azzurri partono bene, con Franchi, Mazzone e Antonov; delizioso il pallonetto spinto di quest'ultimo che vale il 7-4. Il +4 arriva con l'ace di Mazzone e la furbata di secondo tocco da parte di Giannelli. L'Italia amministra con estrema determinazione e tiene invariate le distanze fino al 15-11: decisivi i punti messi a segno da Lavia, Pinali, Mazzone e Russo. Poglajen trova il muro scoperto e lo punisce; De Cecco, Antonov e Poglajen sbagliano la battuta uno dietro l'altro (17-15). L'ace di Pinali vale un fondamentale 20-16, dopo che la formazione di Blengini era un attimo calata di concentrazione. Anche perché l'Argentina si rifà sotto con la pipe di Poglajen e il diagonale di Palacios, ma in ogni caso l'Italia impatta i set sull'errore a servizio dello stesso Poglajen (25-23).

A questo punto, però, l'Italia si perde completamente e crolla visibilmente nella seconda parte del match. Pessimo inizio di terzo set per i padroni di casa, che si fanno nettamente mettere sotto fin dall'avvio della frazione di gioco dalla formazione sudamericana, che prende subito il largo con Conte e Poglajen in grandissimo spolvero. A nulla servono gli attacchi vincenti di Lavia di Argenta. Facundo Conte buca il muro azzurro e regala il punto del 2-1 all'Argentina con un inappellabile 25-19. Il quarto set non è da meno. L'Italia non riesce minimamente a ingranare la marcia; l'Argentina scappa subito sul 7-0. Polo, con un bell'ace, tenta di tenere vivi i suoi, ma non c'è più storia. I sudamericani vincono con lo stesso risultato della terza frazione di gioco e ora per l'Italia si fa dura. Domani sera toccherà alla Polonia, la concorrente più temibile per l'accesso alla Final Six.

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