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Taglio stipendi, il no dei procuratori è definitivo: “Tratteremo direttamente con i club”

Incredulità dell'Associazione Procuratori: "Inaccettabile che solo le nostre atlete e gli staff tecnici paghino le conseguenze economiche"

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La trattativa tra Lega e procuratori per una riduzione degli stipendi è definitivamente saltata come si evince da un comunicato stampa in cui viene chiaramente decretato "il mancato raggiungimento di un accordo comune".

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L'A.P Volley, differentemente da quanto asserito dalla stessa Lega Volley, smentisce di aver trovato punti di condivisione. All’uopo si specifica che:

- Percentuali di decurtazione: abbiamo richiesto percentuali di pagamento all’atto dell’iscrizione uguali per entrambe le serie A; ciò non è stato preso in minima considerazione dai club.

- Tutela di atlete e staff tecnici con ingaggi inferiori a determinate soglie: abbiamo richiesto soglie minime esenti da decurtazione, nello specifico pari ad €.12.000,00 per la serie A2 ed €.20.000,00 per la serie A1: ci è stato risposto in modo negativo. L’Associazione Procuratori ritiene inconcepibile decurtare una percentuale del 40% ad atlete che guadagnano somme irrisorie, pari o addirittura inferiori a €.12.000,00 annui!

- Contributi statali: abbiamo richiesto una riduzione limitata al 10% dei compensi pattuiti, con promessa di restituire le somme trattenute in caso di incasso da parte dei club, dei contributi statali. Ci è stato risposto da parte della Lega che, in caso di incasso dei contributi suddetti, il solo 50% degli stessi sarà destinato a coprire i mancati compensi delle atlete e degli staff tecnici.

- Richiesta apertura fidejussione a garanzia preliminare dei contratti delle atlete: abbiamo chiesto una modifica al testo della fidejussione affinché la somma preposta a ciò potesse per il futuro prioritariamente coprire i crediti delle atlete e degli staff tecnici; ci è stato risposto che valuteranno se applicare questa modifica per la stagione 2020-2021...dunque riforma non certa e, peraltro, limitata solamente alla prossima stagione sportiva.

Non possiamo dunque accettare tali minime ed irrilevanti modifiche, non possiamo accettare che solo le nostre atlete e gli staff tecnici “paghino” le conseguenze economiche negative della pandemia, non possiamo accettare infine il taglio del 30% dei compensi per la serie A1 e del 40% della serie A2.  Ci aspettavamo maggior collaborazione da parte dei club, ma ciò non è avvenuto. Ne prendiamo atto e, nostro malgrado, stante le distanze incolmabili tra le due proposte non possiamo che decretare il mancato raggiungimento di un accordo comune. Tratteremo pertanto coi singoli club la definizione degli accordi in essere. Resta inteso che nella denegata ipotesi di mancato raggiungimento di una transazione satisfattiva, un pool di avvocati si farà carico di tutelare gli interessi nostri e dei nostri assistiti nelle competenti sedi legali, italiane ed internazionali. 

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