In finale affronterà come detto Simona Halep, che per la prima volta nella sua strepitosa carriera (e la quinta complessiva in uno Slam) arriva all'ultimo atto in quel di Wimbledon. Lo fa grazie a una prova strepitosa contro Elina Svitolina, piegata in appena un'ora e 14 minuti in due set a senso unico: 6-1, 6-3 il punteggio. La rumena parte contratta, come dimostrato dal primo game che dura ben sedici punti prima che Halep riesca a farlo suo, annullando nel frattempo tre palle break della sua avversaria. Ancora più acceso il secondo game, a sua volta deciso dopo sedici punti e in cui Halep si mostra decisamente aggressiva: tanti i suoi vincenti, accompagnati però anche da errori non forzati. Alla fine però è lei a prendersi il break e il 2-0, il tutto dopo 21 minuti dall'inizio della partita. Svitolina prova a recuperare e si regala il controbreak del 2-1 in un game chiuso a 0. Ma di fatto la sua partita finisce qui: Halep si prende immediatamente un altro break e poi non sbaglia più nulla. Irrisoria la facilità con cui vola sul 5-1 strappando il servizio all'ucraina che non riesce a chiudere nemmeno un punto. E che poi vende cara la pelle nel game successivo, annullando ben cinque set point alla rivale e provando anche una palla break che però non viene sfruttato. Halep quindi resiste e si porta a casa game e set. L'equilibrio prosegue anche nel secondo set, in cui la partita procede in maniera più veloce e fluida: si va velocemente sul 2-2, con i turni di servizio sempre mantenuti e un solo punto ottenuto da chi riceve. Al quinto game si infiamma di nuovo la lotta, con Svitolina che prevale solo ai vantaggi. Halep però accelera di nuovo: si porta velocemente sul 3-3 e strappa il servizio all'avversaria nel settimo game con grande autorevolezza. Quindi si limita a controllare: chiude il 5-3 con un ace e poi si prende break, set e partita nel game successivo con un gran dritto in risposta all'ucraina. Il tutto in 30 minuti esatti di set. Fin troppo facile. E ora la finale contro Serena.