Per Matteo Berrettini le Atp Finals di Torino potrebbero non essere finite dopo l'infortunio rimediato contro Zverev. L'azzurro potrebbe aver rimediato soltanto una contrattura agli addominali e, in attesa del responso ufficiale degli esami, gli organizzatori hanno deciso di posticipare alle 21 il suo match di martedì contro Hurkacz. Se non dovesse farcela, pronto Jannik Sinner, prima riserva del torneo. "Il mio team tecnico e medico sta valutando gli esami di oggi e la situazione in generale: vi farò sapere appena prenderò una decisione", ha scritto Berrettini sui social, dando un aggiornamento sulle sue condizioni. "Ieri sera ho provato una delle peggiori sensazioni della mia carriera - ha aggiunto il tennista su Instagram - e grazie mille per il supporto, in questi momenti è di grande aiuto".
Ieri l'altoatesino, che aveva lottato a lungo per entrare nei migliori otto dell'anno prima di veder sfumare il sogno a pochi giorni dal traguardo, si è allenato con Djokovic. Attenderà la notizia con l'umore diviso tra la voglia di provare le Atp Finals, anche se sarà difficile puntare alla semifinale (servirebbero due vittorie contro Hurkacz e Medvedev nel gruppo rosso), e la tristezza per doverlo fare togliendo il posto ad un amico come Berrettini.
L'infortunio del 25enne romano crea un problema anche a Filippo Volandri: il ct azzurro contava su Berrettini per la sfida agli Stati Uniti di fine mese per la Coppa Davis ma sembra difficile un recupero in una decina di giorni. Assieme a Fognini, Musetti, Sinner e Sonego potrebbe dunque essere convocato Mager (63° nel ranking) a meno di puntare su un doppista puro, in quel caso sfida tra Bolelli e Vavassori.
VOLANDRI: "L'COGRAFIA FA BEN SPERARE"
Il capitano azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, ha parlato ai microfoni di Super Tennis del problema di Berrettini. "E' un'infortunio simile a quello sofferto in Australia.Matteo ha detto che l'ha sentito in maniera diversa. E stavolta si è fermato subito, non ha giocato sul dolore. Si è svegliato meglio di come accaduto in Australia. La diagnostica in un primo momento, con l'ecografia, lascia ben sperare. Ma bisogna attendere l'esito della risonanza".
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