L'OPINIONE

I troppi guru di Novak Djokovic

Un campione assoluto dalle scelte decisamente discutibili

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E’ uno dei campioni più grandi della Storia, è uno dei campioni più ricchi della Storia e soprattutto è uno dei campioni più discutibili della Storia. Serbo, 33 anni, segno zodiacale gemelli. Novak Djokovic, detto Nole, è uno dei tennisti più forte di sempre, da anni ai vertici della classifica ATP. Dal 2013 guadagna una cifra superiore ai 25 milioni di dollari l’anno. Vive con moglie e due figli tra Montecarlo, New York, Marbella, Miami e Belgrado. Parla cinque lingue.

Anche in queste settimane di stop forzato del tennis causa pandemia, Djokovic è riuscito a far parlare di sé. Questo per via di alcune stravaganze che riguardano la sua vita privata e di atleta. Alcune note, altre meno. Si sa che dal 2010 ha adottato una dieta Gluten Free, che per rilassarsi pratica yoga, meditazione ed esercizi di respirazione.

Secondo la madre Dijana il figlio sarebbe religioso tanto da credere (dopo un infanzia difficile tra povertà e guerra) di essere stato salvato da Dio. “Si sente scelto da Dio. Indossa una croce che gli porta pace e felicità che viene dal monastero greco di Hilander, prega mattina e sera” ha spiegato la donna in un’intervista. Djokovic a più riprese si è definito cristiano ortodosso.

Ma quello che si conosce meno è il rapporto di Nole con i guru a cui fa affidamento: sono diversi, cambiano negli anni e sono una via di mezzo tra coach e santoni le cui idee non sembrano per nulla in linea con una visione cristiana della vita.

Uno di questi si chiama Chervin Jafarieh. Fondatore di una importante società immobiliare la Blaqk Diamond Group ha avvicinato il serbo alle  filosofie orientali, di cui è appassionato. In una recente diretta Istagram tra il tennista e l’amico, Nole aveva dichiarato che non avrebbe accettato di sopporsi al vaccino per il coronavirus nel caso di una ripresa dell’attività agonistica. Frase che ha scatenato la reazione sdegnata del rivale Nadal e polemiche a non finire nel mondo social. Del resto anche Jafarieh è un no vax.

Entrambi sono seguaci del giapponese Masaru Emoto e della sua Teoria dell’acqua. Secondo il guru nipponico i cristalli dell’acqua modificano la propria struttura in relazione ai messaggi (positivi o negativi) che ricevono e il corpo umano è costituito al 50-60% di acqua.

Terza figura di riferimento per Djokovic sarebbe il maestro indiano Osho Rajneesh, le cui teorie spopolavano in Occidente tra gli anni ’70 e ’80. Tra le sue frasi celebri quella bizzarra secondo cui “l’amore è l’unica religione. Tutto il resto è solo spazzatura”. E a proposito di amore si tratta del sentimento alla base del lavoro dell’attuale coach del campione serbo  Pepe Imaz.

Spagnolo, ex tennista professionista da qualche anno è al fianco di Nole dopo aver preso il posto di Boris Becker. Il sistema di allenamento di Imaz si basa su un percorso definito “amoz y paz” dove hanno un ruolo fondamentale gli abbracci e l’empatia tra gli individui.

Per merito, o nonostante, queste suggestioni “spirituali” e questi guru Djokovic continua a comandare nel mondo del tennis. Ma se davanti al campione non si può che inchinarsi, davanti alle altre confuse scelte non può non venire alla mente la frase di un famoso scrittore inglese del secolo scorso Gilbert Keith Chesterton. Il creatore di Padre Brown scriveva “chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto”.

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