STASERA ALL'ARECHI

Serie A: Juve a Salerno per rilanciarsi, Nicola vuole rompere il tabù

I bianconeri, reduci dalla vittoria in Coppa contro la Lazio, vogliono ripartire in campionato. Il tecnico granata non ha mai vinto coi bianconeri

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Serie A: Juve a Salerno per rilanciarsi, Nicola vuole rompere il tabù - foto 1
© Getty Images

La 21.a giornata di Serie A si chiude stasera con la sfida dell'Arechi tra Salernitana e Juve. La squadra bianconera torna in campo dopo il successo in Coppa Italia contro la Lazio in quello che alla vigilia Max Allegri ha definito "uno scontro diretto" per la salvezza: il tecnico bianconero chiama così la squadra a tenere alta la concentrazione per evitare un altro clamoroso passo falso come quello con il Monza. Dopo i -15 di penalizzazione, la Juve è scivolata a ridosso della zona retrocessione e non può sottovalutare nessun pericolo: c'è da riprendere il cammino dopo un punto nelle ultime tre uscite in campionato. Allegri dovrà fare a meno di Bonucci "per un'influenza che lo ha colpito da tre giorni, Pogba a causa del solito indolenzimento muscolare e Paredes che ha un fastidio alla zampa dell'oca, oltre a Kaio Jorge".

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Da parte sua, in un Arechi gremito da almeno 27mila spettatori (18.553 i biglietti venduti più ottomila abbonati), la Salernitana, reduce dalla vittoria sul campo del Lecce, va a caccia della prima vittoria casalinga del 2023. "Per la situazione virtuale che ha la Juventus in questo momento può essere considerato uno scontro diretto ma conosciamo tutti il valore dei nostri avversari", ha detto il tecnico dei granata Davide Nicola alla vigilia. Il tecnico granata non ha mai vinto da allenatore contro la Juve: il bilancio è di 7 sconfitte e due pareggi, l'ultimo all'andata quando era avanti 2-0.

La sfida vivrà un momento particolare prima del fischio d'inizio, quando le due società ricorderanno lo sfortunato Andrea Fortunato. I dirigenti del club campano e di quello bianconero si scambieranno una maglia numero 3 in memoria dell'indimenticato calciatore salernitano che ha militato nella Juve nei primi anni '90 e prematuramente scomparso per una leucemia fulminante.

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