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Il coronavirus ferma lo sport: la giornata LIVE

Le notizie dal mondo dello sport da tutto il mondo

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I casi di positività al coronavirus degli atleti e le varie restrizioni nazionali hanno portato al rinvio delle competizioni sportive, Europei di calcio e Olimpiade di Tokyo comprese. Ecco le notizie di giornata da tutto il mondo.

21:20 VALENCIA-ATALANTA, IL CLUB SPAGNOLO: "SORPRESI DALLE PAROLE DI GASPERINI"
L'intervista di Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, che ha spiegato di essere stato affetto da sintomi riconducibili al coronavirus già alla vigilia dell'ottavo di finale di ritorno di Champions League a Valencia, ha provocato la reazione in serata del club spagnolo, che ha diramato un comunicato ufficiale: "Viste le dichiarazioni dell'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini - recita il comunicato apparso sul sito del Valencia - che è apparsa sulla stampa italiana questa domenica, il Valencia CF desidera esprimere pubblicamente la sua sorpresa per il fatto che l'allenatore della squadra rivale negli ottavi di finale di Uefa Champions League riconosce che sia il giorno prima che il giorno della partita giocata il 10 marzo a Mestalla era a conoscenza, almeno riguardo a se stesso, di avere sintomi presumibilmente compatibili con il coronavirus senza prendere misure preventive, mettendo a rischio, se quello fosse stato il caso, numerose persone durante il loro viaggio e soggiorno a Valencia". "Va ricordato - scrive ancora il club spagnolo - che questa partita si è tenuta a porte chiuse, protetta da misure rigorose al riguardo, per l'obbligo delle autorità sanitarie spagnole di prevenire il rischio di contagio da parte di Covid-19, proprio in presenza di persone provenienti da un'area già in quella data valutata pubblicamente a rischio".

21:05 FIGC, IDEA BERGAMO PER ITALIA-OLANDA
La Figc pensa a Bergamo come sede della sfida di Nations League tra Italia e Olanda, attualmente in programma il prossimo 11 ottobre. Un omaggio a una delle province più colpite dal coronavirus. Potrebbe essere un momento speciale per De Roon e Hateboer, nazionali olandesi dell'Atalanta.

20:20 IN UNGHERIA IL 25% DEL PUBBLICO TORNA NEGLI STADI
Torna il pubblico negli stadi ungheresi. La Federazione giovedì scorso ha dato l’ok per il rientro graduale sugli spalti per le partite di questo weekend. Le restrizioni prevedono che venga occupato un posto su quattro e che tra i settori occupati ci sia una fila di separazione. A eccezione della Bielorussia, dove il pubblico è sempre stato ammesso, l’Ungheria è il primo Paese a riaprire parzialmente gli impianti. Il 19 giugno riapriranno anche gli stadi in Polonia con una capienza ridotta al 25%.

19:40 LIVERPOOL, KLOPP: "UN SOLLIEVO RIVEDERE LA SQUADRA"
Il manager del Liverpool, Jurgen Klopp, ha detto che ritrovare la squadra è un "enorme e massiccio sollievo" visto che in questo modo i Reds potranno conquistare il loro primo titolo in Premier in 30 anni. Il Liverpool ha intensificato i preparativi riprendendo gli allenamenti di contatto nei giorni scorsi. "Non dobbiamo essere pronti subito", ha detto a Klopp al sito ufficiale Liverpoolfc.com. "Ci stiamo allenando con intensità crescente, giorno dopo giorno, ma dobbiamo essere in forma il 19 o il 20, qualunque giorno ci diranno che dovremo giocare contro l'Everton. Questo è il momento in cui vogliamo essere al 100%", ha detto. Klopp ha sottolineato che la durata di questa pausa sia stata senza precedenti. "Non abbiamo mai avuto nove settimane senza allenamenti da quando giochiamo a calcio, praticamente", ha detto Klopp.

19:15 MILAN, DOMANI LA RIPRESA
Domani, lunedì 1 giugno, Milan di nuovo al lavoro sui campi del Centro Sportivo di Milanello per riprendere la preparazione in vista del nuovo avvio della stagione, annunciato nei giorni scorsi dal Governo e dalle istituzioni sportive. È tornato in azione anche Franck Kessie, che sabato si è unito al gruppo dopo la quarantena, i test e un primo allenamento individuale. 

18:40 INGHILTERRA: 17 POSITIVI TRA CHAMPIONSHIP E LEAGUE TWO
La English Football League ha reso noto che, dopo l'ultima tornata di test al Covid-19, si sono registrati 10 casi di positività tra giocatori e staff tecnici in Championship (la Serie B inglese) e 7 in League Two (la quarta divisione).

18:00 PORTOGALLO, SI RIPARTE MERCOLEDÌ
Da mercoledì 'a bola', il pallone, torna a rotolare anche in Portogallo: si giocheranno infatti le partite della 25/a giornata della Liga, e quello lusitano sarà il 14/o torneo in ordine di tempo, ma il secondo in ordine di importanza dopo la Bundeslig a ricominciare nell'ambito calcistico sotto l'egida dell'Uefa, dopo Faeroer, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Serbia, Polonia, Austria (due giorni fa, con la disputa della finale della Coppa nazionale), Ucraina, Israele, Lituania, Montenegro e Croazia. A questi paesi va aggiunta la Bielorussia dove, pandemia o meno, la 'Vysshaya Liga', ovvero la massima serie, non si è mai interrotta. Adesso tocca al torneo del paese campione d'Europa in carica, e il prologo non è incoraggiante: oggi la federcalcio portoghese ha reso noto che l'assistente arbitrale José Luzia è risultato positivo al test del Covid-19 e messo immediatamente in isolamento. Non è stato neppure risolto il rebus delle cinque sostituzioni: le autorità calcistiche locali volevano introdurle da subito ma ci vuole l'unanimità dei club della massima serie, che non c'è stata: fra i contrari ci sarebbe il Benfica e c'è di sicuro, perché i suoi dirigenti lo hanno detto chiaramente, il Maritimo di Funchal. E a proposito delle squadre di Madeira: visto che gli spostamenti delle persone sono ancora 'contingentati', gli arbitri che dovranno dirigere le partite casalinghe dei team isolani dovranno viaggiare sullo stesso aereo della compagine impegnata in trasferta nella terra di Cristiano Ronaldo. A riaprire le ostilità sarà, alle ore 20 locali di mercoledì 3 giugno, il match tra Portimonense e Gil Vicente, mentre alle 22,15 scenderà in campo la capolista Porto, che andrà a far visita al Famaliçao. Il Benfica, che dal Porto ha un distacco di un solo punto (59 contro 60), giocherà giovedì contro il Tondela, e intanto fa i calcoli delle ingenti perdite economiche provocate dal lockdown: 'os encarnados' sono un club che incassa molto fra biglietteria (lo stadio da Luz è quasi sempre pieno) e merchandising, due settori completamente fermi. Rimedierà in sede di calciomercato vendendo i suoi pezzi pregiati, politica che del resto attua quasi sempre. Uno dei suoi gioielli, il centrocampista Florentino, sembra destinato al Milan. Ha invece già accantonato i sogni di scudetto l'altra squadra della capitale (ma c'è anche il Belenenses, attualmente 13/o), lo Sporting, che ha un distacco di 18 punti dal vertice e si affida alle cure del tecnico Ruben Amorim e al talento del 18enne Eduardo Quaresma, per qualcuno un possibile erede di CR7 e che piace a Inter, Milan e Lipsia. Di recente ha firmato il contratto da professionista con i Leoni, con clausola rescissoria da 45 milioni. Peccato solo che le sue giocate non delizieranno tanta gente: anche in Portogallo si giocherà a porte chiuse, e le partite non verranno trasmesse in chiaro.

17:06 MOTOGP, LORENZO VINCE IL VIRTUAL GP DI SILVERSTONE
Jorge Lorenzo (Monster Energy Yamaha MotoGP) torna di nuovo sul gradino piu' alto del podio con la Yamaha, l'ultima volta era stato a Valencia nel 2016. Lo spagnolo, impegnato nel Michelin Virtual British Grand Prix come ospite, si comporta da padrone di casa e conquista il primo posto davanti al connazionale Tito Rabat (Reale Avintia Racing) e al compagno di marca Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT).

16:45 BASKET, JABBAR: "IN USA RAZZISMO PEGGIO DEL COVID-19"
Nella societa' statunitense "il razzismo e' istituzionale" e si tratta di "un virus piu' letale del Covid 19". A scriverlo come opinionista del quotidiano 'LA Times' e' Kareem Abdul Jabbar, il fenomeno dei Lakers (e prima dei Bucks) inventore del 'gancio cielo' con cui regalava titoli alla sua squadra fra un assist a Magic Johnson e una stoppata. Ma Jabbar e' sempre stato, fin dai tempi in cui non aveva ancora abbracciato la fede musulmana e si chiamava Lew Alcindor, un paladino dei diritti degli afroamericani, quindi non poteva certo rimanere insensibile a quanto accaduto a Minneapolis. Cosi', commentando sul giornale di Los Angeles la morte di George Floyd, Kareem scrive anche che "si e' riaperta la stagione di caccia al nero, ma la comunita' afroamericana e' al limite perche' per troppi anni e' come se avesse vissuto dentro a edifici in fiamme". Adesso invece le fiamme ci sono in varie citta' degli States, a causa delle manifestazioni di protesta dopo la morte di Floyd e l'ex superstar dei Lakers, pur condannando la violenza ("non voglio vedere negozi saccheggiati ed edifici incendiati"), spiega che "forse la principale preoccupazione della gente di colore in questo momento non e' se i manifestanti stanno a tre o sei piedi di distanza, o se alcune anime disperate rubano delle magliette o incendiano un commissariato, ma che i loro, figli, mariti, mogli, fratelli e padri rischiano di essere assassinati dalla polizia solo per essere andati a fare una passeggiata o per essersi messi alla guida". "E si chiedono se essere nero significhi - aggiunge - rifugiarsi in casa per il resto della vita perche' il virus del razzismo che infetta questo paese e' piu' mortale del Covid-19". L'analisi di Jabbar e' amara, perche' secondo lui la comunita' afroamericana "e' abituata al razzismo istituzionale inerente all'educazione, al sistema della giustizia e a quello del lavoro. E nonostante si sia fatto di tutto per aumentare la coscienza pubblica e politica, poco o nulla cambia. Il Covid-19 ha acuito le conseguenze, visto che noi neri moriamo a un ritmo significativamente piu' alto dei bianchi, siamo i primi a perdere il lavoro e osserviamo impotenti come i repubblicani tentino d'impedirci di votare. E intanto sembra si sia riaperta la stagione della caccia al nero".

16:30 TARDELLI: "ORARI PARTITE? NON CI FACCIAMO RIDERE DIETRO"
"Dodici partite su 124 alle 17.15: davvero vogliamo discutere di questo? Cara Assocalciatori, non ci facciamo ridere dietro". Cosi' Marco Tardelli, candidato alla presidenza del sindacato dei calciatori, commenta su Twitter le indiscrezioni circa gli orari delle partite di Serie A dopo la ripresa.

16:05 SASSUOLO, CARNEVALI: "LAVORARE SU PARZIALE RIAPERTURA STADI"
"I tifosi sono la parte piu' importante per una societa' di calcio, giocare senza ci dispiace ma in questo momento siamo costretti. Penso pero' che sia un problema che dobbiamo affrontare velocemente, ragionare su una parziale riapertura degli stadi rispettando le regole del distanziamento". Lo ha detto Giovanni Carnevali, direttore generale del Sassuolo, intervenuto ai microfoni di Domenica Sport su Radio1, a proposito delle partite a porte chiuse. "Non dobbiamo arrivare sempre in ritardo, non dobbiamo essere sempre gli ultimi. Ma non mi riferisco solo al calcio, ma all'Italia in generale", ha aggiunto. "Serve programmazione, managerialita' e buon senso, ma non la paura. Sappiamo che dovremo convincere con il virus e quindi dobbiamo anche rischiare per tornare a vivere", ha aggiunto.

16:02 ASTON VILLA, MINGS: "LA PREMIER GIOCA SOLO PER SOLDI"
"Noi giocatori siamo stati gli ultimi ad essere ascoltati". Dopo quelle di Aguero, Danny Rose e diversi altri, si alza anche la voce di Tyrone Mings, difensore dell'Aston Villa e della nazionale inglese, per protestare contro il modo in cui la Premier League ha deciso di ripartire. L'ultima ondata di controlli su giocatori e staff non ha rivelato altre positivita', ieri il governo inglese ha dato l'ok ufficiale alla ripresa degli eventi sportivi dal 1/° giugno, purche' a porte chiuse, e la Premier ha gia' definito per il 17 il ritorno in campo. "Siamo solo prodotti di questo gioco", la dura presa di posizione di Mings, in un'intervista al Daily Mail. "La ripresa e' determinata al 100 per 100 da motivi finanziari, piuttosto che dalla sicurezza e credo che questo tutti lo sappiano vedere". Mings, come altri suoi colleghi del campionato inglese, si dice "pronto a giocare perche' non abbiamo altra scelta. Come giocatori, siamo stati gli ultimi a essere consultati, siamo caduti all'ultimo posto nella scala delle priorita'. Ci hanno dato il permesso di tornare allenarci, e ora se la federazione, le Lega, l'Uefa e tutti gli organismi dicono che si torna a giocare, pensate che davvero possa fare la differenza quel che pensano o non pensano i calciatori? A quel punto e' solo una scelta: dentro o fuori". 

15:45 SERIE A, IN DIURNA SOLO 10 GARE SU 124
Sono 10 su 124 le partite di Serie A che si giocheranno alle 17.15, tutte nei turni del fine settimana (l'ultimo di giugno e quattro a luglio), e nessuna di queste sara' a Napoli e Lecce. In attesa che sia ufficializzato il calendario per la ripresa del campionato, a quanto apprende l'ANSA, oltre meta' dei match verra' programmata alle 21.30 e una cinquantina alle 19.15. Nessuna squadra, inoltre, giochera' piu' di due partite in diurna. Juventus-Lazio, big match scudetto del 34mo turno, verra' molto probabilmente scelto come posticipo del lunedi' il 20 luglio.

15:05 AIC, TOMMASI:: "SPERO NELLE PARTITE IN TARDA SERATA"
"Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Mi auguro si faccia una scelta logica, visto che bisognera' giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata". Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente AIC, intervenuto a Radio1. "Mi auguro non ci siano grossi ostacoli, altrimenti cercheremo di riflettere modalita' per evitare questo. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovra' generare lo spettacolo", aggiunge il presidente del sindacato.

14:10 NADAL: "POLITICI CI TIRINO FUORI DA PANDEMIA"
 "Siamo in un momento cosi' delicato che tutto diventa politicizzato. Ma c'e' un problema in politica, ed e' che coloro che prendono decisioni, sfortunatamente, lo fanno sempre pensando che ci saranno nuove elezioni". Lo ha detto Rafa Nadal, tennista numero 1 del mondo, parlando della situazione politica in Spagna in riferimento all'emergenza coronavirus. "Che ci tirino fuori da questa situazione, che ci sia il minor numero di morti possibile e il minor impatto economico possibile", ha aggiunto il campione maiorchino a 'El País Semanal'. "Immagino di rivedere stadi e campi pieni, ed e' cosi' che mi piace vederli. Dobbiamo essere paziente e trovare un vaccino, ma non credo in una nuova normalita'. La nuova normalita' sara' quella che accettiamo", ha detto Nadal. "Mi piace vedere gente, abbracciarsi, stare insieme e dobbiamo cercarlo di nuovo. Non possiamo essere soddisfatti del solo rispetto delle misure di distanziamento", ha sottolineato. Il tennista spagnolo non ha nascosto che secondo lui "sta arrivando un futuro molto complicato e avremo bisogno dell'esperienza del meglio per uscirne"

14:02 JUVE, DOUGLAS COSTA: "CONTO ALLA ROVESCIA PER IL 12 GIUGNO"
Ha voglia di ricominciare a giocare, Douglas Costa, e attraverso i social il brasiliano della Juventus esterna tutti i suoi desideri: "Truppa della domenica, buongiorno! Siamo gia' in attesa del 12 giugno per calciare quel pallone da tre punti" il messaggio postato su Twitter. Il trentenne attaccante brasiliano ha gia' cominciato a puntare il Milan, prima avversaria della squadra di Maurizio Sarri, nella semifinale della Coppa Italia da giocare allo Juventus Stadium per la quale la Lega e' in attesa dell'ok dal ministro Spadafora alla richiesta di anticipare dal 13 al 12.

13:45 SAMP, RANIERI: "OK RECUPERI E 5 CAMBI"
"Adesso che sappiamo con certezza la data di ripresa, ci potremo concentrare al massimo per questa sfida. Riniziare con tutte quelle squadre che devono recuperare la giornata persa credo sia la cosa piu' giusta, cosi' ci rimettiamo tutti quanti in pari". Lo ha detto a Sky Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria, in vista della ripartenza del campionato. Tante partite dopo un lungo periodo di inattivita'. Anche prepararsi non e' semplice: "La cosa piu' importante per noi, per me e per lo staff e' stata non caricare troppo i ragazzi - ha continuato Ranieri - leggendo diversi infortuni che hanno subito altre squadre, mi sono raccomandato di aumentare i carichi gradualmente. Certo, sara' una grossa incognita perche' i giocatori non stanno mai fermi due mesi". La novita' e' rappresentata dai 5 cambi, che le squadre potranno fare una volta tornate in campo: "E' una decisione grazie alla quale, con caldo e partite ravvicinate, a noi allenatori verra' permesso di non sfruttare cosi' tanto i ragazzi. Sara' uno stress notevole per loro". Infine l'obiettivo: "Il nostro stimolo deve essere quello di stare sempre sopra la soglia della salvezza, anche perche' non abbiamo la certezza che il campionato si concludera' e vogliamo evitare brutti scherzi qualora la classifica dovesse poi essere cristallizzata".

13:23 MESSI, "CALCIO E VITA, NULLA SARA' PIU' COME PRIMA"
"Credo che la cosa peggiore di questa pandemia sia stata la frustrazione di perdere le persone che piu' si amano e spesso senza neanche poterle salutare: trovo questo profondamente ingiusto". Leo Messi racconta il suo dolore a El Pais, nel suo settimanale, e confessa di esser convinto "che il calcio non sara' piu' lo stesso, dopo, ma non solo il calcio: penso che neanche la nostra vita sara' piu' la stessa".

11:45 ATALANTA, GASPERINI: "HO AVUTO IL COVID-19"
"Ho avuto il Covid-19": Gian Piero Gasperini lo ha rivelato in una intervista su la Gazzetta dello sport. I giorni difficili della pandemia in una Bergamo martoriata e ora la speranza che anche con il calcio si potra' tornare alla normalita'. "L'Atalanta - dice - puo' aiutare Bergamo a ripartire, nel rispetto del dolore e dei lutti. La squadra e' rimasta connessa con la sofferenza di Bergamo e la portera' in campo". Una forza in piu' - dice - che servira' "in Champions piu' che in campionato. La citta' merita una gioia fuori dal comune" Tutto e' successo a ridosso della partita di Coppa dei Campioni del 10 marzo a Valencia. "Le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l'avessi avuta a 40 - racconta Gasperini - Ogni due minuti passava un'ambulanza. Li' vicino c'e' un ospedale. Sembrava di essere in guerra. Di notte pensavo: se vado li' dentro, cosa mi succede? Non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare...Lo dicevo scherzando, per esorcizzare. Ma lo pensavo davvero. Sono rimasto tre settimane a Zingonia. Poi a Torino ho sempre rispettato il distanziamento da moglie e figli. Senza febbre non ho mai fatto il tampone. Dieci giorni fa i test sierologici hanno confermato che ho avuto il Covid-19. Ho gli anticorpi, che non vuol dire che ora sono immune".

10:23 GOLF, MASSON: "PAURO E SCETTICISMO VERSO IL RIENTRO"
"Che cosa succederebbe se una di noi contraesse il virus? E' la mia piu' grande paura, sono spaventata e scettica. Stare lontana da casa e affrontare una malattia di questo tipo mi metterebbe angoscia". Questi i dubbi e le preoccupazioni di Caroline Masson, golfista tedesca. "Ci sono giocatrici e caddy che non vedono l'ora di tornare sul green e altre interpreti della disciplina che invece hanno paura di viaggiare ed essere contagiate. Non oso pensare se qualcosa dovesse andare storto, sarebbe interessante vedere come verrebbe gestita la cosa dal LPGA Tour (il massimo circuito americano di golf femminile, ndr). Dal PGA Tour, che ripartira' l'11 giugno da Fort Worth, in Texas, col Charles Schwab Challenge, le proettes potranno avere modo di "guardare e imparare", spiega ancora la Masson "e magari tranquillizzarsi un po'. Ma certo non e' facile pensare positivo di fronte a questa pandemia". Il LPGA Tour, dopo lo stop per l'emergenza sanitaria, riprendera' la sua corsa il 23 luglio con il Marathon LPGA Classic, in programma a Sylvania, nell'Ohio, sul percorso dell'Highland Meadows GC. Eppure un antipasto verso il ritorno alle gare e' previsto proprio nei prossimi giorni, dal 2 al 4 giugno, con il Texas Women's Open, evento che a Dallas vedra' protagoniste diverse big come Cheyenne Knight, Stacy Lewis, Celine Boutier, Gerina Piller e Maria Fassi. Non solo in ambito maschile ma anche in quello femminile sono tante le preoccupazioni verso un ritorno in campo che spaventa anche e soprattutto per quel che riguarda gli spostamenti. E a tenere banco e' anche la questione "caddy non obbligatori" fino al termine della pandemia, una scelta che continua a far discutere.

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