CORONAVIRUS

Coronavirus, Malagò: "Stop rugby? Tempistica sbagliata, ma altri sport si fermeranno"

Il presidente del Coni: "Non sono contrario ma non hanno voluto aspettare la data condivisa"

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"Il rugby che chiude la stagione? Non sono contrario alla decisione della federazione, non condivido il timing. Non hanno voluto aspettare una data condivisa". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò - ai microfoni di Radio 24 - commenta lo stop deciso dalla Federugby. "Se è vero che le federazioni hanno l'onere e l'onore di organizzarsi in autonomia, è anche vero che ci sono ordinanze e non puoi dare garanzie di sicurezza. Si arriverà a quello che ha detto il rugby anche in altri sport".

 "Non sono contrario a quello che ha fatto la Federazione italiana rugby. Magari non condivido il timing, visto che l'ordinanza del governo scade il 3 aprile - ha proseguito Malagò - Ricordo che spetta alla federazioni l'organizzazione dei campionati, in alcuni casi delegati alle leghe, come calcio, volley e basket. E' una scelta opinabile ma è nel loro diritto decidere interruzione campionati, non hanno voluto aspettare una data condivisa", E ancora:  "Paura che il nostro campionato perda ancora di valore? No. Ci sono tanti discorsi aperti. Se oggi rischi di perdere 'Mario Rossi'... ma dove va oggi? Oggi forse abbiamo possibilità di livellarci con club stranieri, non ripetendo vecchi errori però".

Sulla nuova data dei Giochi di Tokyo 2020: "Sarà ufficializzata da qui a tre settimane sulla base di ragionamenti portati avanti con le federazioni internazionali. Se tutti rimangono arroccati nel proprio orticello le soluzioni non si trovano". 

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