Davies ammette la superiorità del rivale: "Oggi era imprendibile"
È un Jonathan Rea più che soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, quello che si presenta nel parco chiuso dopo il trionfo in Gara 1 a Buriram: "Sono partito molto forte dalla pole, avevo pista libera e ho potuto fare il mio passo liberamente. Grazie al mio team, che mi ha dato una moto perfetta". Contento anche Chaz Davies, che ammette la superiorità del connazionale: "Punti importanti, Johnny era imprendibile".
Per Rea la vittoria arriva al termine di un fine settimana vissuto da padrone assoluto. Miglior tempo nelle libere, pole position con record del tracciato in qualifica e trionfo in solitaria con giro record in gara. Insomma, un capolavoro, in attesa di Gara 2. "Sono partito molto forte dalla pole, avevo pista libera e ho potuto fare il mio passo liberamente - ha detto al termine della corsa - Il caldo si è fatto sentire, ma il mio ritmo è stato molto buono quindi sono riuscito ad allungare, grazie anche al lavoro del mio team che mi ha dato una moto perfetta".
Chaz Davies, invece, deve ancora accontentarsi del secondo posto. Ora sono 15 le lunghezze che lo separano dal connazionale in classifica: "Sono comunque venti punti pesanti - ha dichiarato il pilota del team Ducati Aruba.it - Certo venticinque sarebbe stato meglio, ma Johnny aveva un passo assolutamente insostenibile. Sono tre anni che veniamo qui e tre anni che sappiamo essere lui l'uomo da battere".
Sul gradino più basso del podio sale Tom Sykes, che ha beffato Marco Melandri all'ultima curva: "È stata una gara difficile - ha detto - Gestire i freni e le gomme è stato complicato. I piloti davanti erano molto veloci, ci ho provato ma il ritmo era molto alto. Poi ho visto che Marco aveva dei problemi e ho cercato di dare il mio meglio per salire sul podio. Sono punti importanti".
Un po' di delusione per Marco Melandri, che ha porso il podio all'ultimo giro. "La gara è stata dura a causa del caldo, ma fisicamente ero a posto. All'inizio ho spinto al massimo per non mollare Rea, riuscendo ad essere più aggressivo rispetto a Phillip Island, ma ci mancava ancora qualcosa. Purtroppo, col passare dei giri, abbiamo faticato in frenata. Nelle prove non sembrava un problema, ma è anche vero che non avevamo mai fatto un long-run. Questo ci ha reso difficile tenere un passo costante. Guardando al lato positivo, domani partiremo dalla pole position, cosa che potrebbe darci un vantaggio visto che i nostri avversari più diretti saranno in terza fila”, ha detto il ravennate.