Palmisano: il trionfo di un’atleta umile

Conosciamo meglio la campionessa olimpica dei 20 km di marcia

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Delle 5 medaglie d’oro conquistate dall’Atletica Italiana nel corso della sua leggendaria spedizione olimpica, e non è ancora finita, l’unica che forse solo lontanamente si poteva ipotizzare era quella di Antonella Palmisano nei 20 chilometri di marcia, anche se la concorrenza delle atlete cinesi faceva sperare al massimo in un terzo posto.

Antonella è una campionessa straordinaria che già quattro anni fa, ai mondiali di Londra 2017, salvò l’onore della spedizione azzurra conquistando l’unica medaglia, di bronzo, nella sua gara, ma poi purtroppo non seppe ripetersi a Doha 2019 quando incappò in una giornata storta, anche condizionata dal clima soffocante, giungendo al traguardo in tredicesima posizione, troppo lontano dalle prime posizioni per una fuoriclasse come lei.

La delusione del Qatar, però, le ha certamente scatenato ancor più determinazione e voglia di sacrificio che, per una specialità come la sua, deve essere già di per se enorme e, mese dopo mese, si è preparata con la voglia straordinaria di riscattarsi alle successive Olimpiadi per cui ha dovuto, oltretutto, aspettare un anno a causa della terribile pandemia che ha colpito l’intera umanità.

Un percorso, quello degli ultimi due anni, certamente non semplice dunque, tra mille difficoltà di ogni genere, anche di infortuni vari, che Antonella ha sempre affrontato con la massima determinazione e vederla vincere, ieri, oltretutto dominando a suo piacimento la gara conclusa con un distacco abissale sulle avversarie, è stata un’emozione incredibile.

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