Il Grande Slam di Jazy

Le imprese del leggendario mezzofondista francese

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Nella grande storia dell’atletica mondiale un posto di riguardo appartiene certamente all’ex mezzofondista francese Michel Jazy che, oltre mezzo secolo fa nel giugno del 1965, seppe realizzare delle imprese agonistiche straordinarie che ancora oggi lo rendono uno degli atleti più amati nella nazione transalpina.

Michel, adesso simpatico signore di una certa età, è nato il 13 giugno 1936 sotto il segno dei Gemelli, nella zona mineraria di Oignies: suo nonno era emigrato dalla Polonia dopo la Grande Guerra e anche suo padre finì a lavorare sottoterra.

In quel mese del 1965 in cui compì 29 anni Michel seppe offrire qualcosa che ha pochi eguali se, a Henry Rono, nel ’78, furono necessari ottanta giorni per sconvolgere il mezzofondo calando un poker di record, dai 3000 ai 10000, siepi comprese.

Jazy seppe dare forti scosse in un lasso di tempo più breve, ventiquattro giorni.

Meglio far parlare le cifre e le date, con una precisazione: Michel, argento ai Giochi Olimpici di Roma 1960 alle spalle dell’inarrivabile Herb Elliott, veniva dalla terribile delusione dei Giochi di Tokyo quando, entrato per primo sul rettilineo finale dei 5000, era finito quarto, alle spalle di Schul, Norpoth e Dellinger.

Raccontano che a Parigi era l’alba e la gente radunata attorno alle televisioni stava già intonando la Marsigliese.

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