Intervista esclusiva con il giovane velocista lombardo che tanto somiglia a Bolt fisicamente
Il termine tempesta perfetta, indica nel campo meteorologico una situazione negativa estrema per cui, a causa di alcune situazioni di venti concomitanti, si può creare un uragano di dimensioni enormi che provoca danni estremi.
L’uso di questo termine si è però esteso in vari altri ambiti ed anche in quello sportivo, in senso positivo, quando un atleta riesce a fondere perfettamente tutta una serie di doti genetiche che lo portano ad ottenere risultati straordinari.
Uno delle principali tempeste perfette nella storia dell’atletica è stato certamente Usain Bolt, leggendario velocista giamaicano primatista del mondo dei 100 e 200 metri, che è riuscito a far coesistere al meglio il suo fisico statuario e le sue lunghissime leve, con l’indispensabile tecnica e agilità che lo hanno fatto diventare l’uomo più veloce del mondo di sempre.
C’è un giovane velocista azzurro, nato nel 1999 a Como da madre nigeriana e padre ghanese, Chituru Ali che certamente ricorda fisicamente il grande Usain, e in un momento storicamente così importante per l’Atletica Italiana e per lo sprint in particolare, grazie alle due medaglie olimpiche di 100 e staffetta 4×100, sicuramente questa somiglianza è di buon auspicio