Antibo: un eroe che non si arrende mai

Il leggendario Totò si sta riprendendo bene

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Scrivere di Salvatore Antibo è qualcosa che mi provoca un’emozione particolare, perché Totò è stato un campione straordinario, capace di esaltare con le sue imprese chiunque, anche quelli che non erano minimamente appassionati di atletica ma, solo per caso, avevano sintonizzato la televisione durante una delle sue memorabili imprese.

Quella maggiormente stampata nella mia mente, e nel mio cuore, rimarrà sempre la vittoria ai campionati europei di Spalato, nel 1990, quando dopo aver vinto l’oro nei 10000 metri, concesse il bis con una gara nei 5000 che, rivista ancora oggi, mette i brividi, sia per l’inizio, con Totò che scivola e perde 40 metri dagli avversari, che per il finale dove, ai 200 metri dalla fine, passa di forza in mezzo a due avversari e vola verso il traguardo da solo.

Ma i ricordi di Salvatore sono tantissimi, anche a livello mondiale, perché lui era un bianco che non temeva gli africani e la loro maggior predisposizione alla corsa, perché lui viveva di atletica e cercava, in tutti i modi, di allenarsi e lottare come facevano loro.

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