"Trent'anni fa moriva Fabio Casartelli per un incidente in gara e a distanza di tempo questo ancora accade. Quella tragedia ha avviato un percorso di sicurezza che non si è mai interrotto ma che non è ancora completo". Lo afferma il presidente della Federazione ciclistica italiana (Fci), Cordiano Dagnoni, ricordando la morte del campione olimpico di Barcellona 1992, avvenuta il 18 luglio 1995 per una caduta durante la 15/a tappa del Tour de France, sui Pirenei. "Le condizioni di sicurezza non erano le stesse di oggi, ma l'urgenza e l'esigenza di operare per migliore le condizioni di gara restano attuali - prosegue Dagnoni -, nel ciclismo come in tutti gli sport in cui la velocità è una componente fondamentale".