DIARIO DA TOKYO

Montano e Paltrinieri: un addio e un bentornato da brividi

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Neppure il tempo di riprendersi dalle emozioni di Federica Pellegrini e ci pensano Aldo Montano e Gregorio Paltrinieri a far venire i brividi. Greg compie l’ennesima impresa, vissuta dalla mixed zone davanti a un televisore, cercando di impedire di essere impallati dai colleghi stranieri. Quando parte a cannone, in testa già dopo i primi 50 metri, la domanda è: terrà fino alla fine? Gli avversari si avvicinano vasca dopo vasca, ma lui non molla, tiene. Agli ultimi metri – lo sprint non è proprio il suo cavallo di battaglia – gli avversari faticano a staccarlo, anzi sembra addirittura avere le energie per toccare davanti a tutti. Alla fine quando arriva la conferma dell’argento, l’esultanza è quella degli Europei di calcio. Ancora una volta ha stupito il mondo, ha dimostrato di saper andare oltre ogni avversità e il suo sorriso al momento dell’intervista è la conferma che, almeno per questa giornata, ha le energie per dare del filo da torcere a tutti.

Getty Images

Poi ci sposta a Casa Italia. I medagliati si susseguono, ma il momento più toccante riguarda Aldino. Il Coni gli dedica un video di tributo, ripercorrendo tutti i momenti di successo a cinque cerchi. Stavolta Montano si lascia andare e scoppia in un pianto liberatorio, rifugiandosi tra le braccia dei compagni di squadra della sciabola coi quale ha vinto l’argento a Tokyo 2020. Anche durante l’intervista fatica a trattenere le lacrime, la voce è rotta dall’emozione, lascia la parola a Gigi Samele – argento individuale per lui – che ribadisce l’unione di questo gruppo che saluta il suo capitano perché il cammino del 42enne livornese finisce qui. La sciabola, la scherma, lo sport perdono non solo un campione, ma anche un simbolo che sarà difficile da rimpiazzare.

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