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Brignone delusa: "Tracciato banale, ho dato quello che avevo"

"Niente scuse, non sono stata abbastanza brava. Ma dispiace per come sto sciando in superG quest'anno". Curtoni: "Ci ho messo il cuore, non è andata come volevo"

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C'è un po' di amarezza nelle parole di Federica Brignone dopo un superG, che non è andato come sperava. Colpa di un tracciato troppo facile. “Già ieri dopo la sciata in pista ci ero rimasta un po’ male, non partendo dall’alto il tracciato era banale, credevo si andasse più veloce ma già quando ho visto le prime ho capito che era una pista facilissima”, ha commentato a caldo l'azzurra.

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“Io ho dato quello che avevo, sono scesa a tutta senza paura di sbagliare. Devo accettare che oggi non ero la migliore, ovviamente mi dispiace per come sto sciando quest’anno in superG. Sui tratti difficili sono competitiva, su piste del genere non sono la più brava. Mi difendo, magari recupero qualcosa in quelle due o tre curve più complesse, ma poi con un lunghissimo piano finale e con un muro che non è un vero muro perché se avete notato tutte le atlete conducono le curve, posso far poco”, ha aggiunto.

Nonostante questo, la delusione resta: “Non c’era un passaggio difficile. Non voglio cercare scuse, alla fine non sono stata abbastanza brava io. Ho dato tutto, sarei più delusa se non avessi dato il massimo. Tutti ci aspettavamo qualcosa di più, io per prima”.

Morale basso anche per Elena Curtoni, decima al traguardo. "Si sa bene che in queste gare cò' che conta di più sono le medaglie. Ci ho messo il cuore, ci tenevo tanto e non è andata come volevo. Ci ho provato ma le gare di sci sono crudeli, questa più' delle altre. La pista è facile, più' di quello che ci aspettavamo, son partita attaccando perdendo nella parte centrale dove la Gut ha fatto la differenza. Avrò' modo di analizzare meglio la mia gara. Sono delusa chiaramente, non e' stato un inizio di Giochi semplice con quel carico emotivo gestendolo comunque bene, petché ero focalizzata su cosa devo fare, sulla mia sciata e su quel che devo fare sempre. È stato un peccato non avere il mio skimen con me anche se so di aver avuto dei buoni materiali, ci ho creduto anche per lui per il lavoro fatto fino adesso. Va bene così, questo non cambia quanto fatto fino ad ora quindi vado avanti e da domani c'è un'altra chance con le prove di discesa. Cercherò di voltare pagina più in fretta possibile", le sue parole.

Marta Bassino prova a consolarsi: "Oggi non sono felice per il risultato ma sto bene rispetto al gigante, a quello che mi aveva lasciato. Ci avevo messo un attimino a riprendermi. Sembrava dover essere una pista molto più veloce, molto più tecnica ed invece era davvero facile da sciare anche nella parte centrale, dove c'erano le uniche quattro curve, era sciabilissimo. Non ho visto i miei intermedi, so di aver perso nella parte alta e sul finale".

Fuori dalle prime venti Francesca Marsaglia: "So che arrivavo da un mese molto complicato dal punto di vista fisico e di conseguenza mentale, perché se non ti senti al meglio fisicamente sai di non poter dare il massimo in pista.Sono consapevole di aver fatto tutto il possibile per riprendermi ed arrivare qua almeno bene fisicamente per dare il massimo. Il mio massimo non è stato abbastanza e mi spiace moltissimo anche per le mie compagne che stavano dominando in Coppa del mondo e vedere una pista così, mi spiace. Per noi è una delusione come squadra ma l'Olimpiade non è finita".

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