Rabbia Fognini: "Non volevo giocare alle 12. Ora torno da Flavia"

L'azzurro si sfoga anche contro l'arbitro: "Ha chiamato buona una palla di Zverev che era fuori..."

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La sconfitta contro Zverev non è andata giù a Fabio Fognini, che dopo il match ne ha per tutti. A partire dagli organizzatori del torneo. "Vogliamo dirla tutta? Avrei preferito giocare di sera, ma tanto qui a Roma quando chiedi una cosa fanno sempre il contrario - ha tuonato -. Le condizioni hanno favorito Zverez, a quest'ora il campo è più veloce...". Poi una stoccata all'arbitro: "Ha chiamato buona una palla di Zverev che era fuori".

L'eliminazione agli ottavi brucia a Fabio, che non usa giri di parole per esprimere le sue perplessità sull'orario scelto per farlo giocare con Zverev. Una decisione che sembrava studiata appositamente per consentirgli eventualmente di rientrare a Barcellona da Flavia Pennetta e poi tornare a Roma in tempo per giocare i quarti. E che invece non è piaciuta al diretto interessato. Sotto il sole di mezzogiorno, infatti, la terra del centrale è risultata più veloce e adatta al gioco del 20enne tedesco, che ha praticamente travolto Fabio nel primo set e poi ha chiuso il match giocando in controllo.

Ma Fognini non se la prende solo con gli organizzatori. Dopo la partita il ligure ha puntato il dito anche contro l'arbitro svedese Lahyani: "Ha fatto una cazzata, ha chiamato buona una palla di Zverev che era fuor...". Convinzione che l'occhio di falco non conferma, anzi. Ma che comunque ha influito sul nervosismo di Fabio. "Peccato. Peccato pure perché sul 5-3 per lui ero 40-15. Mi sarebbe piaciuto andare 4-5, avrei giocato col vento a favore... chissà - ha spiegato Fognini -. Anche perché lui, dopo non avermi lasciato niente nel primo set, nel secondo qualcosa mi stava concedendo". "C'è amarezza, certo - ha aggiunto -. Ma sono felice perché sto giocando bene e in fondo ho perso contro un avversario che ha tutto per diventare presto il n°1 al mondo".

Poi il pensiero vola a casa e al figlio in arrivo: "Ora vado a vincere il mio torneo più grande. Parto subito, prendo il primo volo e vado da Flavia".

"Gli orari e i campi delle partite vengono decisi di volta in volta in una riunione tra me, i rappresentanti di Apt e Wta e i rappresentanti delle televisioni. Io ascolto e valuto eventuali esigenze particolari, le proposte di giocatori e televisioni, poi dico si' o no. Da Fognini non è arrivata alcuna richiesta sull'orario dell'incontro con Zverev, né è arrivata alcuna obiezione dopo che l'orario è stato ufficializzato". Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali d'Italia, risponde così al tennista ligure. "Talvolta - aggiunge Palmieri sul sito del torneo - arrivano delle richieste da parte dei giocatori tramite l'Atp o la Wta. Io decido gli orari in modo che il programma sia equilibrato e regolare, valutando se è eventualmente possibile accontentare qualcuno. La priorità, però, è sempre l'esigenza del torneo. Per me, comunque, o un giocatore è in grado di giocare all'orario che noi riteniamo opportuno o, se non lo è, si ritira. Quanto a Fognini, ripeto: a me non ha detto niente, né l'Atp ha fatto richieste sull'orario o sul campo".

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